21-02-2016
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Archivio della categoria: Trasporti

I SORDI DI PALERMO E UN SERVIZIO FERROVIARIO FINALMENTE DECENTE

download (1)“Cambiano gli assessori a Palermo, ma la musica è sempre la stessa: ogni richiesta di incontro proveniente da questa parte della Sicilia viene rimandata a data da destinarsi, oppure i funzionari finiscono per non rispondere più al telefono”. Lo scrive il sindacato Cub trasporti che spiega la situazione: “L’ultimo esempio, in ordine di tempo, riguarda una richiesta, avanzata dall’assessore all’ambiente e ai trasporti del comune di Ragusa Antonio Zanotto, ed è legata alle proposte di rimodulazione dei treni scaturita da un’attenta disanima del nuovo orario ferroviario. In realtà è dallo scorso aprile che il Comune di Ragusa ha inviato un dettagliato elenco di proposte da inserire nel contratto di servizio Regione-Trenitalia, richiesto dall’allora assessore Pizzo, ed attende una convocazione per discutere nel concreto delle possibilità che queste possano entrare a far parte della nuova distribuzione dei treni in Sicilia. Tali proposte, eccetto la questione della metropolitana di superficie, ovviamente riguardavano l’intero territorio provinciale, mirando particolarmente a salvaguardare il trasporto pendolari lungo la tratta da Pozzallo a Gela. Dopo un annuncio di convocazione (mai attuata) da parte del nuovo assessore regionale Pistorio, alla vigilia di Natale, è stato effettuato uno studio completamente nuovo sull’orario ferroviario e sugli allegati al contratto di servizio, quello in cui figurano quattro nuove corse tra Modica e Palermo e viceversa (con cambio a Caltanissetta Xirbi).  Avendo constatato come i nuovi treni venissero inseriti in orario a scapito di quei treni da tempo sostituiti da bus, che scomparivano definitivamente, provocando un sensibile peggioramento del traffico locale con ulteriori danni al servizio pendolari, lo studio della Cub Trasporti prevede solo tre coppie di treni Modica-Palermo, e, grazie alla rinuncia di una coppia, recupera km/treno in maniera sufficiente a garantire la reimmissione in servizio di treni pendolari da Pozzallo verso Ragusa e da Gela verso Modica, recuperando un gap che dura da anni; lo studio prevede anche il passaggio di diversi treni da Vittoria in coincidenza con i voli aerei da e per Comiso, secondo accordi concordati con i vertici di Soaco. Inoltre garantisce la fermata di tutti i treni a Donnafugata, ed è fatto in modo da prevedere la regolare turnazione del personale e il rifornimento dei mezzi. Il tutto a costo zero, ovvero semplicemente rimodulando i km/treno”. Si tratta chiaramente di una proposta che l’assessorato regionale non può rifiutare e sulla quale, i tecnici di Trenitalia non dovrebbero avere nulla da eccepire, ma grazie alla quale questo territorio potrà godere di un servizio rispettoso delle esigenze di mobilità intercomunale, riacquisterà i collegamenti con il capoluogo regionale (con servizio Minuetto, da Modica circa 4 ore e mezza), potrà cominciare ad avviare la sinergia treno-aereo (con servizio navetta), in attesa di un raccordo che colleghi la ferrovia direttamente con l’aeroporto, servito da apposita stazione, adeguandosi in tale maniera alle indicazioni generali provenienti dall’Europa – ma anche dal vertice Onu sull’ambiente di Parigi – che puntano su un trasporto pubblico, collettivo e a basso impatto ambientale. A Palermo però continua la politica dell’indifferenza ed allora secondo il sindacato occorrerà alzare i toni e modificare i modi: la deputazione regionale, i sindaci e gli amministratori, gli enti e il mondo dell’associazionismo e sindacale devono abbandonare il fair-play e adottare metodi adeguati a far sentire i sordi. “E’ vero: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma ci sono tanti metodi per far tornare l’udito ai falsi sordi. Ed è il momento di adoperarli, con la consapevolezza di essere nel giusto e di aver subìto a sufficienza, esigendo di non essere più dimenticati e umiliati. Ognuno faccia la sua parte, e chi non la farà sarà additato come complice di chi vuol far morire la ferrovia iblea e con essa il futuro della società iblea”- conclude il sindacato Cub trasporti.

PASSAGGI A LIVELLO DELLA PROVINCIA DI RAGUSA, LA FERRERI PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA

VanessaFerreri-200x200Un esposto a firma della deputata regionale M5S Vanessa Ferreri è stato depositato ieri alla Procura di Ragusa contro la Rete ferroviaria italiana per la pericolosità dei passaggi a livello che attraversano la provincia di Ragusa, in particolare Vittoria e la stessa città di Ragusa. La Provincia di Ragusa è attraversata dalla ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì, gestita da Rfi, per poco più di 119 km di binari. La linea, tortuosa e con elevate pendenze, attraversa e collega direttamente alcuni tra i più grandi centri urbani ragusani con le province confinanti, Siracusa e Caltanissetta, e le grandi aree metropolitane di Palermo e Catania. Il recente rapporto “Pendolaria 2014” di Legambiente inserisce la linea Siracusa-Ragusa-Gela al quarto posto tra le dieci peggiori linee ferroviarie d’Italia. Il Comune di Vittoria, in particolare, è attraversato da tre passaggi a livello, che bloccano sistematicamente, più volte al giorno, il flusso viario. “Ma l’aspetto più delicato attiene alla sicurezza, – denuncia la Cinquestelle Ferreri – il sistema di controllo e di segnalamento dei passaggi a livello è, infatti, obsoleto o mancante di manutenzione. Ciò comporta che frequentemente le sbarre dei passaggi a livello rimangano alzate, con il gravissimo rischio che il treno travolga le auto in transito”. “Tragedie sfiorate già in numerose occasioni, – continua la parlamentare – l’ultima proprio qualche giorno fa. E’ evidente come la manutenzione e la vigilanza sul corretto funzionamento degli stessi passaggi a livello gravi in capo a Rfi. Una responsabilità che si estende anche ai casi di incidenti a causa del malfunzionamento delle barriere o degli altri presidi di sicurezza del passaggio a livello”. La Ferreri conclude: “Chiediamo che la Procura si attivi prontamente per disporre gli opportuni accertamenti, adottare tutte le misure di prevenzione del caso, valutando gli eventuali profili di illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti. Non sono infatti più tollerabili né i disagi legati all’abbassamento delle sbarre (almeno in due passaggi a livello transitano anche le ambulanze del 118) né, tantomeno, i pericoli legati al cattivo funzionamento delle strutture”.

Ascom: modificare gli orari notturni del bus navetta tra Ibla e Ragusa superiore  

Santa Maria delli'Idria in the foreground and Ragusa Ibla Sicily behindIl presidente della sezione Ascom di Ragusa, Salvo Ingallinera, chiederà un incontro all’assessore comunale ai Trasporti, Antonio Zanotto, per manifestargli le perplessità degli operatori commerciali di Ibla con riferimento al servizio pubblico che riguarda il collegamento tra l’antico quartiere barocco e la parte superiore della città. “In particolare – spiega Ingallinera – dopo avere sentito il presidente del centro commerciale naturale Antica Ibla, Santi Tiralosi, e alcuni nostri associati, abbiamo convenuto che il fatto che l’ultima corsa da Ibla per Ragusa sia stata fissata alle 22, dal lunedì al venerdì (mentre il sabato è all’1 di notte e la domenica a mezzanotte), è assolutamente penalizzante per i visitatori che magari intendono attardarsi più del dovuto. Consideriamo, infatti, che siamo nel pieno del periodo estivo per cui sarebbe opportuno posticipare ulteriormente tale orario e renderlo uniforme, se possibile, a quelli del fine settimana. Secondo noi, questa scelta è risultata infelice e, comunque, si rivela inadatta alle esigenze del turismo locale. Tra l’altro, dispiace il fatto che la Giunta municipale non abbia sentito l’esigenza di confrontarsi con le associazioni di categoria in quanto portatrici di interesse. Ma purtroppo prendiamo atto che questo modus operandi è stato adottato pure in altre circostanze”.

Aeroporto di Comiso: incontro con Provincia – Soaco  

aeroporto comisoIl commissario straordinario della Provincia Dario Cartabellotta ha incontrato i vertici di Soaco per definire una strategia comune per procedere ad una rivisitazione del bando di gara per l’incentivazione delle rotte per l’aeroporto di Comiso, dopo che quello pubblicato lo scorso mese di giugno è andato deserto. Dopo un’approfondita discussione ed esaminando i vari aspetti tecnici e burocratici inclusi le “criticità” rilevate dalla Commissione Europea sulla scelta di alcune rotte che non devono essere sovrapponibili a quelle dell’aeroporto di Catania, è stato deciso di esaminare più attentamente la questione dando mandato ai tecnici di rivalutare il bando sulle incentivazione delle rotte con i fondi a valere della dismissione ex Insicem, tenendo conto dei rilievi avanzati dalla Commissione Europea che dovranno essere riscontrati nei prossimi giorni. Cartabellotta ha comunque riconfermato l’impegno di mantenere i fondi di 1,6 milioni di euro per incentivare le rotte dell’aeroporto di Comiso.

BUS NOTTURNI PER IBLA

grezze 24 bus.avi.Immagine002L’Azienda Sicilia Trasporti ha informato il Comune che nel periodo 20 luglio – 15settembre, effettuerà il servizio di collegamento tra Ragusa centro ed Ibla (capolinea Piazza G.B. Hodierna) apportando all’attuale servizio le seguenti protrazioni orarie: dal lunedì al venerdì ultima corsa in partenza da Ibla, alle ore 22; sabato ultima corsa in partenza da Ibla, alle ore 01,30; domenica ultima corsa in partenza da Ragusa Ibla, alle ore 24. Inoltre, dal 25 luglio al 23 agosto, verrà attivato il servizio urbano di Marina di Ragusa. Per ulteriori e più dettagliate informazioni relative ad orari ed itinerari del servizio urbano, consultare il sito del Comune di Ragusa al link “viaggiare”.

LA FERROVIA NON SI TOCCA  

STAZIONE FERROVIARIA DI COMISO“Avviare ogni azione possibile per scongiurare il depotenziamento della stazione ferroviaria di Comiso, ma soprattutto porre in essere una progettualità che rilanci le ferrovie nell’area iblea in modo tale che tutti i cittadini ragusani e non solo, possano, con un sistema di metro leggera, raggiungere rapidamente l’Aeroporto stesso”. Lo chiede l’on. Giorgio Assenza con un’Interrogazione presentata oggi in Assemblea che dà seguito istituzionale ai contenuti del sit in di protesta svoltosi sabato scorso nella città casmenea. “Il ventilato smantellamento dei binari della stazione ferroviaria di Comiso, oggi rischia di diventare realtà. Le ferrovie dello Stato – prosegue il parlamentare ibleo – intendono infatti rimuovere il secondo e il terzo binario determinando una pesantissima ricaduta non solo sul traffico ferroviario ma anche sul futuro della mobilità in provincia soprattutto in considerazione dell’isolamento che vive l’Aeroporto casmeneo”. “E tutto ciò accade, paradossalmente, nello stesso momento in cui si stanno spendendo 35 milioni di euro per ristrutturare la Licata-Comiso proprio per potenziare i collegamenti con l’aeroporto Pio La Torre. Il nostro impegno – conclude Assenza – sarà forte e costante per far si che si risollevino le sorti delle nostre ferrovie e si consenta al nostro sistema di trasporti di accedere alla modernità”.

Contro la soppressione del secondo e terzo binario della stazione di Comiso

Treni11La CUB Trasporti organizza un sit-in di protesta per sabato 27 giugno, alle ore 10,30, presso la stazione ferroviaria di Comiso,  con l’obiettivo di scongiurare l’imminente inizio dei lavori di smantellamento del secondo e terzo binario con relativi deviatoi, della stazione casmenea. “Questo progetto scellerato, . si legge in una nota del sindacato – già bloccato un anno e mezzo fa grazie al tempestivo intervento di numerosi lavoratori, cittadini ed esponenti dell’amministrazione comunale di Comiso e dell’opposizione, proprio mentre i lavori stavano per iniziare, non è mai stato abbandonato da Rete ferrovie Italia, che adesso ha intenzione di tornare alla carica e chiudere la partita. Ci sembra tutto questo un gravissimo controsenso, visto che nella tratta Licata-Comiso si stanno spendendo ben 35 milioni di euro per ristrutturarla in funzione di un potenziamento dei collegamenti con l’aeroporto di Comiso, cioè della messa in atto di una sinergia treno-aereo. Si può costruire questa sinergia depotenziamndo la stazione di Comiso, fino a cancellarla, degradandola a semplice fermata? Una volta cancellata la stazione (sopprimendo i binari dove i treni dovrebbero essere posteggiati in attesa delle corsette da e per l’aeroporto), nessuna operazione di trasferimento passeggeri e di attesa viaggiatori, sarà possibile effettuare nel solo binario di corsa, che dev’essere sempre libero per assicurare la regolare circolazione dei treni lungo la linea. Senza dimenticare che una stazione cancellata comporta anche l’aumento delle distanze per incroci e precedenze, e la conseguente diminuzione del numero dei treni che possono circolare sulla linea. Alla luce dei noti disastri che colpiscono la viabilità stradale siciliana, questo accanimento sulla linea ferrata ci sembra veramente osceno”. La CUB Trasporti ha invitato a partecipare al sit-in di sabato prossimo tutta la deputazione iblea e l’amministrazione comunale di Comiso. Alla deputazione si chiede in particolare di intervenire con la massima urgenza presso l’assessorato regionale ai trasporti e presso i vertici di RFI per far cancellare definitivamente il progetto.

Convegno per rilanciare a Ragusa il progetto della metropolitana di superficie

littorina passa con barre alzate ore 15 circa del 28 gennaio 2014Si è svolto venerdì 13 marzo, presso il salone conferenze dell’Avis, il convegno sulla metropolitana organizzato da Cub trasporti, Legambiente, Comitato pendolari siciliani e Comitato per il rilancio della ferrovia iblea, con il sostegno di Insieme in città. Ha aperto i lavori Pippo Gurrieri, che ha ripercorso la lunga storia della metropolitana di superficie di Ragusa, dal protocollo d’intesa comune-ferrovie del 1995 al progetto preliminare di Rfi del 2005, all’odierno Paes, sottolineando il paradosso di una infrastruttura esistente da oltre un secolo, che non si è riuscita ad adattare a metro. Il costo previsto nel 1995 sarebbe stato di 8 miliardi e mezzo di lire, per 17 km, quando per costruire una metropolitana simile ma partendo da zero, i costi dell’epoca sarebbero stati superiori ai 400 miliardi. Qualsiasi amministrazione non si sarebbe lasciata sfuggire l’opportunità: a Ragusa lo hanno fatto tutte. Sono state quindi proiettate le immagini sulle fermate che dovrebbero caratterizzare la metro di oggi: 1) Stazione Ibla; 2) Carmine; 3) Ospedale Arezzo; 4) Stazione centrale; 5) Colajanni; 6) Paestum/Masserie; 7) ASI; 8) Cisternazzi/Nuovo ospedale. Gurrieri ha fatto rimarcare come in 20 anni il progetto sia divenuto ancora più attuale. Il secondo intervento è stato di Giosuè Malaponti, responsabile del Comitato pendolari siciliani, che ha parlato delle politiche di tagli di treni, come quelli annunciati sullo Stretto di Messina, e ha spiegato i ritardi in tema di firma del contratto di servizio. E’ seguito l’intervento del prof. Francesco Russo, docente di progetti di sistemi di trasporto presso l’università di Reggio Calabria, che ha detto: “il nodo centrale della questione è che qui esiste già un’infrastruttura, condizione fortunata per il territorio. Dall’analisi del percorso della metro e dell’estensione della città attorno ad esso, si può prevedere un flusso di viaggiatori attorno ai 20.000 al giorno; ma la metro dovrebbe  funzionare per determinate ore di punta, per il resto dovrebbe funzionare un Donnafugata-Modica e poi ancora i treni per l’aeroporto di Comiso: tre segmenti all’interno della medesima giornata. Oltre all’utenza cittadina va considerata quella turistica: i turisti privilegiano il treno come mezzo per spostarsi. L’accordo 2014-2020 fra Italia ed Europa sta definendo ingenti finanziamenti per un’economia della sicurezza e per interventi infrastrutturali basati sulla compatibilità ambientale. Da essi potrebbero arrivare le somme per nuovi mezzi da far circolare su questa linea”.

Potenziamento linea Canicattì-Comiso: 35 milioni di euro

ragazzo-muore-attraversa-binari-crespellano-630x300La Cub Trasoporti solleva molti dubbi su questo mastodontico intervento. “Dall’incontro ai massimi livelli svoltosi lunedì 9 febbraio a Gela sul potenziamento della tratta ferroviaria Canicattì-Comiso, sono emerse molte incongruenze, e anche qualche paradosso. Da marzo inizieranno i lavori per la sistemazione e la velocizzazione di questo tratto di strada ferrata, per un importo pari a 35 milioni di euro. Ci dicono che da Gela a Comiso, dopo questo intervento la percorrenza sarà di “55 minuti, 10 in meno del tempo necessario oggi”. Ciò significa che oggi tale percorrenza dovrebbe essere di 65 minuti; in realtà attualmente i treni impiegano 39 minuti, come chiunque può evincere dalla consultazione dell’orario ferroviario, quindi che tipo di intervento si preparano a fare? Attendiamo una smentita da RFI, Trenitalia e Regione. Ci dicono che queste opere sono rivolte a fare affluire viaggiatori all’aeroporto di Comiso; non ci risulta però che nei 35 milioni sia compresa una bretella ferroviaria verso l’aeroporto Pio La Torre, né che vi siano progetti volti a potenziare l’abbandonata stazione di Comiso, su cui, anzi, RFI mantiene il piano di semplificazione, cioè di riduzione della stazione a semplice fermata, con il solo binario di corsa attivo. Tutto questo è in contraddizione con la propaganda sul potenziamento del traffico verso l’aeroporto. Attendiamo smentite ufficiali. Ci dicono – scrive Cub trasporti – che il progetto servirà a rilanciare il trasporto merci, attraverso un “più semplificato accesso ai poli logistici, portuali e industriali dell’intero bacino”. In realtà tutto il sistema della logistica è stato da tempo smantellato, compresa l’ultima struttura Cargo rimasta a Gela. Non esistono collegamenti con il porto di Pozzallo; lo scalo merci di Ragusa, raccordato con lo stabilimento Polimeri Europa, è chiuso dal 2008. Di che accesso ai poli logistici si tratta? Attendiamo precisazioni e rivelazioni. Di certo c’è solo – scrive Cub trasporti – che cominceranno i lavori a marzo; che verranno sistemati alcuni tratti particolarmente critici (si veda la Gela-Licata), che verranno eliminati molti passaggi a livello. Questo è un fatto positivo. Ma allora perché gonfiare con della propaganda d’occasione un semplice intervento, ancora ben lungi da rappresentare l’avvio del collegamento ferroviario con l’aeroporto, cioè la realizzazione dell’intermodalità”. Insomma per Cub trasporti c’è il rischio concreto che si spendano tanti soldi per effettuare solo un intervento di manutenzione ordinaria fine a se stesso, senza realizzare i miglioramenti infrastrutturali pubblicizzati e soprattutto senza che poi, sui nuovi binari, venga effettivamente immesso un sufficiente numero di treni a reale servizio dell’aeroporto.

Tagli ai treni sullo stretto, la protesta di Crocetta

downloadIl presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha inviato una nota al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi con la quale chiede un incontro urgente per discutere della grave situazione che si sta creando nel campo dei trasporti ferroviari in Sicilia, a causa dell’eliminazione dei treni di collegamento con il nord. In particolare i passeggeri diretti verso la Calabria e viceversa, dovranno scendere dai treni e recarsi a piedi a prendere il traghetto. “I tagli – sostiene il presidente -penalizzano pesantemente le comunicazioni da e verso la Sicilia, danneggiando fortemente il turismo. Per questa ragione è stato richiesto un incontro urgente al Ministro dei Trasporti, per cercare di bloccare quest’ulteriore misura penalizzante per lo sviluppo economico della Sicilia”.

UTILIZZO DEI TRASPORTI PUBBLICI NELLA CITTA’ DI RAGUSA, L’ASSOCIAZIONE FUTUREDEM: “SONO NUMEROSE LE CARENZE. E’ NECESSARIA UNA SVOLTA”

images (4)Come emerge dal sondaggio turistico svolto tra settembre e ottobre dall’associazione di giovani renziani FutureDem, Ragusa viene apprezzata dai visitatori sotto diversi aspetti nonostante abbia carenze nella frequenza e nell’utilizzo dei trasporti pubblici. Questi ultimi, in particolare, versano in  condizioni alquanto arretrate, se comparati con le altre città del nord Italia. Il 97% dei turisti intervistati ha infatti dichiarato di non aver mai usato il servizio di trasporto interno della città. Ancora più sconcertanti sono le impressioni che emergono comunemente dai cittadini, i quali lamentano una totale inefficienza dei servizi urbani. Come risulta inoltre evidente dalla classifica stilata annualmente da “SmartCity Exhibition”, Ragusa si colloca nelle posizioni più basse, attestandosi alla 93esima posizione, dimostrando la sua arretratezza da diversi punti di vista, specialmente sotto l’aspetto delle nuove tecnologie (smart utilities). A riprova di ciò, la nostra città risulta al 75esimo posto nella classifica delle città più vivibili, redatta da Il Sole 24 Ore; ai primi posti tra le città del Meridione, agli ultimi rispetto a quelle del Settentrione. Ciò contribuisce a pensare come questo sia da un lato un buon risultato, dall’altro un incentivo a un sempre maggiore progresso. Scrivono i giovani Dem. “Durante la campagna elettorale per le Amministrative 2013, il Movimento 5 Stelle, tramite Federico Piccitto, aveva presentato, all’interno del programma elettorale, alcune proposte per migliorare il servizio urbano dei trasporti, come: “autobus elettrici e pedana per disabili; radio controllo per conoscere in tempo reale il percorso dell’autobus, aumento delle corse, riduzione delle linee e utilizzo di autobus più piccoli”; o, ancora: “fornire itinerari, percorsi multimediali ed informazioni turistiche attraverso apposite applicazioni per smartphone e tablet (esempio orari degli autobus, mappe, eventi in programma, etc.)”. A distanza di un anno e mezzo, queste idee non sono state attuate e di conseguenza la situazione è rimasta tale e quale”. Ecco perché l’associazione FutureDem esorta l’Amministrazione ad attuare quanto promesso alla cittadinanza, dimostrando la volontà di far diventare Ragusa intelligente, facendogli scalare maggiori posizioni nelle già citate classifiche. Alle proposte annunciate dal Movimento 5 Stelle si potrebbe anche aggiungere quella di potere far pagare il biglietto dell’autobus con lo smartphone, cosa che già accade in tantissime città italiane, a partire dalla vicina Catania. Attuando tutto ciò, il servizio urbano si trasformerebbe radicalmente, dando un nuovo volto alla città. In ogni caso, queste richieste saranno oggetto di un intervento in Consiglio comunale attraverso il consigliere renziano di riferimento, Mario D’Asta, affinché le stesse possano diventare oggetto di una interrogazione sul tema o il contenuto di un punto da inserire all’ordine del giorno dei lavori consiliari”.

Trasporti, tra annunci e speranze

stazione ferroviaria ragusaSi è svolto, venerdì, presso la sala giunta del Comune di Ragusa un incontro tra l’Amministrazione comunale (presenti il sindaco Piccitto e l’assessore Corallo), l’on. Angela Foti (M5S) e una delegazione della Cub Trasporti (Gurrieri, Ragusa) e del Comitato pendolari (Patriarca). Scopo dell’incontro, richiesto dal sindacato di base, quello di portare alla ribalta la questione ferroviaria, alla luce della recente firma dell’Accordo di Programma tra Stato e Regione per il passaggio della gestione economica della rete ferroviaria dell’isola alla Regione Siciliana. Al di là degli entusiasmi con cui è stata accolta questa notizia, la Cub ha sottolineato come, senza una presenza e pressione da parte dei rappresentanti del territorio, le esigenze e rivendicazioni da anni sostenute per il potenziamento della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, potrebbero essere ancora una volta disattese. Si rende necessario quindi interloquire con l’Assessore alle infrastrutture Torrisi per salvaguardare lo sviluppo della tratta. A tal proposito è stato fatto presente a sindaco, assessore e deputata regionale come lo stato di abbandono della tratta, su cui circolano sulla carta 4 coppie di treni, che in alcuni giorni si riducono a tre o a due, per via delle sostituzioni con autobus delle corse, stia provocando l’ossidazione dei binari in alcuni punti, il che crea non poche difficoltà al regolare funzionamento degli apparati elettrici. Una situazione dalla quale è possibile uscire solo con l’effettuazione regolare di tutti i treni e con l’incremento del traffico, a partire dall’inserimento immediato del treno 12822, Siracusa-Gela, da alcuni anni attestato a Rosolini, che giungendo nel capoluogo poco prima delle ore 8, ridarebbe la possibilità a vecchi e nuovi pendolari, e ai numerosi turisti, di tornare a usare il treno come mezzo per i loro spostamenti, e rioffrirebbe alla popolazione scolastica di Scicli, Modica e Ragusa, la possibilità di effettuare gite a Donnafugata, come accadeva fino al 2010, anno in cui tale corsa venne depennata tra Rosolini, Ragusa e Gela. Nel corso dell’incontro è stata stigmatizzata la politica degli annunci, che alcune settimane fa fece dire al Presidente della Regione che era stato istituito un treno “intercity” tra Licata-Gela e Comiso, per favorire l’afflusso di passeggeri all’aeroporto, mentre, nella realtà, dopo la tragica morte dei tre ferrovieri a Butera, lo scorso 17 luglio, la linea Gela-Canicattì è stata chiusa, e tale rimarrà per almeno altri 10 mesi, senza che vi si stiano facendo interventi migliorativi; anzi è diventata oggetto di furti e saccheggi. Dall’incontro è anche venuto fuori come i fondi regionali promessi ai comuni, dai quali quello di Ragusa avrebbe attinto per lanciare il bando di progettazione preliminare della metroferrovia, siano rimasti lettera morta. L’idea di metropolitana di superficie a Ragusa, e il primo studio di fattibilità, il prossimo primo gennaio compiono vent’anni; i ferrovieri, con la Cub e le associazioni sensibili a questa vertenza, festeggeranno questo compleanno ringraziando debitamente i protagonisti di questo flop. L’incontro si è concluso con l’impegno, da parte dell’on. Foti, di seguire le problematiche emerse e di invitare l’assessore Torrisi per un incontro pubblico a Ragusa, in modo da poter apprendere direttamente quali sono le richieste del territorio in vista del prossimo contratto di servizio che renderà operativo l’Accordo di programma appena siglato.

Audi R8 LMX

audi8L’Audi presenta una versione nuova della R8 LMX che verrà costruita in edizione limitata in soli 99 esemplari. Il prezzo per la R8 LMX sarà indicativo di 210.000 Euro.  Per questa auto sarà possibile avere gruppi ottici laser e anche gli abbaglianti a controllo elettronico che si attivano a partire da 60 km/h. La LMX sarà equipaggiata con un alettone fisso posteriore in Cfrp che verrà applicato anche per canard laterali, spoiler anteriore, calotte specchietti, sidebladed laterali, vano propulsore e diffusore posteriore di finitura  opaca. La verniciatura per la LMX è Titanium Gray della griglie anteriore e posteriore, delle prese d’aria ed invece i terminali di scarico sono della  finitura nera. L’abitacolo impeccabilmente rifinito in pelle Nappa Sepang Blue con cuciture eleganti a diamante. I sedili sportivi sono rivestiti in fibra di carbonio. La R8 LMX è equipaggiata con il motore V10 da 5.2 litri in V10 di 5.2 litri  in un inedito powerstep da  570 CV e 540 Nm di coppia, 20 CV in più in confronto alla attuale R8 V10 Plus. Il modello è dotato da un cambio a doppia frizione S Tronic a sette rapporti e la trazione integrale Quattro. Questa vettura è in grado di raggiungere i 100 km/h da fermo in 3,4 secondi,  con un consumo medio di 12,9 l/100 km e 299 g/km di CO2 e una velocità  massima di 320 km/h. Per questi prestazioni è stato installato l’impianto frenante carboceramico con dischi anteriori da 380 mm, con pinze freno rosse e speciali cerchi di lega da 19″ con pneumatici 235/35 e 305/30. Per la R8 LMX è stata offerta solo una tinta che si chiama Ara Blue.

Volkswagen Golf Sportsvan

Golfsportsvan - CopiaLa Volkswagen lancia al mercato tedesco la Golf Sportsvan a partire da 19.625 Euro. 
La Casa ha ora resi pubblici i dati prestazionali della vettura. La Golf Sportsvan è molto spaziosa e confortabile con 5 posti. Il sedile posteriore è regolabile di 180 mm in lungo per variare lo spazio per i passeggeri e capacità del bagagliaio (da 500 a 590 litri). La cubatura massima è  1.520 litri e la lunghezza è 2,5 metri per caricare oggetti lunghi.
Il passo è aumentato di 50 mm rispetto alle precedenti versioni della Golf e il peso viene ridotto di 90 kg in confronto della vecchia Golf Plus. La Sportsvan ha la lunghezza di 4,33 m. Questo nuovo Golf è unico siccome sono state utilizzate 5 diverse superfici di vetro per tutte le fiancate che rende l’abitacolo molto luminoso. La plancia ha un design unico per la console centrale ed in più è stato aumentato lo spazio per gli oggetti.
La gamma della Golf Sportsvan somiglia la Golf con motori benzina 1.4 TSI 125 CV , 1.2 TSI 110 CV, 1.2 TSI 85 CV,e 1.4 TSI 150 CV e diesel 2.0 TDI 150 CV e 1.6 TDI 110 CV e sono abbinabili al cambio DSG con doppia frizione eccetto dei benzina piccoli. Il modello 1.6 TDI Bluemotion è molto rispettoso dell’ambiente con la capacità di 95 g/km di CO2 e 3,6 l/100 km.
La Sportsvan è equipaggiata del Blind Spot Monitor con Rear Traffic Alert  per riconoscere i veicoli nell’angolo cieco dello specchietto e quelli che fanno manovre in retromarcia. Le altre dotazioni di serie come Comfortline, Trendline e Highline saranno rese note dopo la pubblicazione del listino per il mercato italiano. 

REVOCA DEL BLOCCO DEI TIR Intervento della senatrice Padua

“La revoca del blocco dei tir in Sicilia, annunciato per cinque giorni dalle associazioni autonome dell’autotrasporto Aias, Fai Sicilia, Assotransport, Aitras e Assiotrat, testimonia la capacità di buon senso delle parti, da un lato il Governo nazionale, dall’altro i rappresentanti dei lavoratori”. Lo afferma la senatrice del Pd, Venera Padua, dopo l’incontro con il ministro Maurizio Lupi il quale ha assicurato che, entro 20 giorni, gli autotrasportatori riceveranno i 29 milioni dell’Ecobonus del 2010. “La particolare preoccupazione per quanto riguarda l’area iblea, con riferimento soprattutto alle produzioni della fascia trasformata – aggiunge Padua che già domenica scorsa aveva ricevuto rassicurazioni dal prefetto di Ragusa, Annunziato Vardé, – è per fortuna rientrata e ciò consente a tutti gli operatori del settore, di tirare un grosso sospiro di sollievo”.

Venera Padua new 2

MARINA DI RAGUSA, SERVE UNA PENSILINA PER I PASSEGGERI IN ATTESA DELL’AUTOBUS

La richiesta arriva dal consigliere comunale Angelo Laporta dopo un sopralluogo effettuato in via Brin con l’assessore Claudio Conti. “A quest’ultimo – dice Laporta – ma anche all’assessore Massimo Iannucci, che è stato interessato della questione, ho manifestato i disagi con cui, soprattutto durante il periodo invernale, ma anche d’estate, quando c’è troppo caldo, gli utenti delle linee extraurbane sono costretti a fare i conti. Nessun riparo dalle intemperie e quindi la situazione diventa estremamente problematica. Ho rivolto, dunque, opportune sollecitazioni all’Amministrazione comunale con l’auspicio che l’installazione della suddetta pensilina possa trovare attuazione – dice Laporta – in tempi rapidi”.
Autobus in via Benedetto Brin

RILANCIO FERROVIA IBLEA

Attivare un’interlocuzione serrata per la realizzazione concreta dei progetti di mobilità alternativa già allestiti in tutto il territorio provinciale, in particolare attraverso lo sviluppo della rete ferroviaria iblea. A partire da un tavolo di confronto, programmato nelle prossime settimane, che consenta il ripristino di alcune linee di collegamento strategiche tra Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria, a servizio dei pendolari e dei flussi turistici nel territorio ibleo. E’ quanto ribadito giovedì mattina dal sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, durante l’incontro che si è svolto a Palazzo dell’Aquila tra l’amministrazione comunale ed i vertici di Trenitalia, Rfi e dell’assessorato regionale alle Infrastrutture ed ai Trasporti. Presenti all’incontro in rappresentanza del Comune, oltre al primo cittadino, il vicesindaco Massimo Iannucci, l’assessore al Bilancio Stefano Martorana ed il funzionario tecnico ing. Giuseppe Corallo. Al confronto hanno partecipato il dott. Francesco Mignosi di Trenitalia, l’ing. Andrea Cucinotta di RFI, il dott. Francesco d’Amore e il dott. Diego Greco dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, il sindaco di Scicli Francesco Susino, il sindaco di Santa Croce Francesca Iurato, il vicesindaco di Modica dott. Giorgio Linguanti , il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia, l’assessore alla cultura di Giarratana Letizia Leggio, il CUB Trasporti (Pippo Gurrieri, Giovanni Urso, Pippo Costa e Salvatore Ragusa), il Comitato Siciliano Pendolari (Giosuè Malaponti), il Comitato per il rilancio della Ferrovia Iblea (Roberto La Terra e Angelo Tidona) e Legambiente (Antonino Duchi). Il sindaco Piccitto, dopo aver ringraziato i presenti per la disponibilità mostrata, ha evidenziato i temi centrali per il rilancio della ferrovia iblea, già oggetto di un documento programmatico sottoscritto dai sindaci dei comuni della provincia e dalle organizzazioni di categoria del territorio, in occasione della manifestazione “Pendolaria 2013” del 17 dicembre scorso. “Il nostro territorio – ha spiegato Piccitto – ha assoluta necessità di creare un sistema intermodale di trasporto con l’aeroporto di Comiso ed il Porto di Pozzallo, da realizzare anche attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie. Perciò chiediamo un segnale da parte della Regione siciliana e di Trenitalia, che sancisca una netta inversione di tendenza rispetto al passato, rivalutando le potenzialità del territorio ibleo da questo punto di vista. Vogliamo avere l’opportunità di dimostrare, insomma, che sull’area iblea si può investire”. Il primo cittadino ha sottolineato, fra le altre cose, i circa 70.000 visitatori che annualmente si recano al Castello di Donnafugata, un flusso turistico importante che richiederebbe, ad esempio, il potenziamento della tratta ferroviaria da e per la stazione di Donnafugata. Anche il sindaco di Santa Croce Camerina, Francesca Iurato, ha sottolineato l’importanza che riveste la stazione di Donnafugata per i cittadini del comune ibleo (i quali non dispongono di stazione ferroviaria), ponendo l’attenzione sulla necessità per la Regione siciliana di predisporre un piano generale dei trasporti siciliani in base al quale stabilire obiettivi, strategie e scelte. Altro punto oggetto di discussione quello relativo al progetto di ammodernamento della tratta Siracusa-Gela ed al progetto preliminare della metropolitana di superficie elaborato nel 2006 da RFI. L’ing. Cucinotta, in proposito, ha dichiarato che il progetto è stato inviato al Ministero dei Trasporti il 17 settembre del 2008, e da allora non è stato ancora inserito nel contratto di programma. Tutti i presenti hanno condiviso l’idea di rivedere e rimodulare tale elaborato in base alla mutate condizioni ed esigenze territoriali (aeroporto di Comiso ed ampliamento del porto di Pozzallo su tutte) ed alle coordinate del piano strategico d’area vasta che coinvolge Catania e Siracusa e permetterà di sfruttare i fondi comunitari derivanti dalla programmazione europea 2014-2020. “E’ necessario che l’intera classe politica – ha concluso il sindaco Piccitto – a partire dalla deputazione regionale iblea, sposi questa iniziativa e sottoponga con forza nelle sedi istituzionali competenti un tema che rappresenta una priorità essenziale per il futuro del nostro territorio. Da parte mia, in qualità di sindaco del comune capoluogo, ribadisco la piena disponibilità a svolgere un ruolo di coordinamento tra le varie realtà provinciali per consentire che, agli auspici più volte manifestati, seguano azioni concrete su questo fronte”.
stazione ferroviaria ragusa

Il Pd di Ragusa a fianco dei commercianti di Viale Tenente Lena

Il terzo circolo del Pd, quello del consigliere Giorgio Massari, sostiene la richiesta di 26 titolari delle attività commerciali che insistono nella zona di Viale Tenente Lena e Piazza del Popolo e Piazza Libertà, che avevano presentato all’amministrazione comunale, nei primi giorni di Gennaio, una petizione con la quale si chiedeva di verificare la possibilità di ripristinare in zona le fermate degli autobus extraurbani delle ditte Etna Trasporti, Sais, Giamporcaro, che normalmente collegano Ragusa al resto del mondo. “Una richiesta civile e democratica, tendente a rendere più semplice per i non Ragusani l’accesso al centro della città e a questi operatori di fruire di una vetrina suppletiva una visibilità in più che alimenti la speranza di una presenza di clienti nei vari negozi. A distanza di un mese, – scrive Giorgio Massari – l’amministrazione non ha degnato di alcuna risposta gli operatori commerciali firmatari della petizione”. Il capogruppo Pd, quindi, con un intervento in consiglio comunale, ha voluto riprendere la petizione dei commercianti ritenendola una richiesta non solo legittima, ma perfettamente congrua con la agibilità viaria della zona soprattutto in prospettiva, se è vero che ai primi di maggio sarà finalmente aperto il parcheggio di Piazza del Popolo, per cui diverrà necessario, opportuno e razionale, creare una zona di interscambio tra il parcheggio auto e le fermate per autobus. Il consigliere Massari ha dichiarato che è doveroso in questo momento di crisi economica, che nella nostra città ha avuto una gravissima recrudescenza di recente con la chiusura continua di attività commerciali e di opifici storici con perdita di centinaia di posti di lavoro, sostenere ogni attività economica.
Un autobus urbano dell'Ast

Ragusa, incontro con Trenitalia

I rappresentanti di Trenitalia e di Rete ferroviaria italiana hanno confermato la loro presenza giovedì a Ragusa, in occasione dell’incontro organizzato dall’amministrazione comunale del capoluogo, per affrontare i temi della vertenza ferroviaria in provincia. “Hanno dato le loro adesioni alcuni sindaci – spiega il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto – e in ogni caso nella riunione saranno rappresentati tutti i 12 comuni”. Si tratta di un confronto importante e molto atteso con i vertici della società Fs e con l’assessorato regionale alle Infrastrutture (dovrebbe partecipare al confronto lo stesso assessore regionale Bartolotta). I temi da affrontare sono numerosi e fanno parte della piattaforma che i sindaci iblei hanno elaborato il 28 dicembre scorso, quando la campagna “Pendolaria” di Legambiente, fece tappa a Ragusa. Fra l’altro c’è da chiarire la questione della soppressione dei collegamenti ferroviari Modica Gela e Gela Modica, entrata in vigore dal primo febbraio. A detta della Cub Trasporti che alcuni giorni fa aveva diramato un comunicato stampa molto critico nei confronti della decisione adottata dai vertici Fs, si tratta di una soppressione definitiva che rientra nel processo di smantellamento progressivo delle ferrovie lungo la tratta iblea, attuato nell’ultimo ventennio. Trenitalia ha invece replicato, sempre con una nota scritta, sostenendo che è invece una soppressione temporanea necessaria per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria che sono in corso lungo la linea ferrata. Ma la novità assoluta di questo incontro è l’esame del piano di fattibilità della metropolitana di superfice a Ragusa, che venne elaborato nel 2005 da Rfi e del quale, la giunta Piccitto, è venuta in possesso, a distanza di 9 anni, solo pochi giorni fa. Per valutare il piano in questione si è svolta una riunione tecnica preliminare al Comune di Ragusa. “Abbiamo potuto visionare il progetto elaborato da Rete ferroviaria italiana – spiega il rappresentante della Cub Trasporti, Pippo Gurrieri – e devo dire che il progetto è fatto molto bene ed è anche dettagliato. Quello che non va è il numero assolutamente ridotto delle fermate della metropolitana”: in tutto quattro. Altro dato innovativo il coinvolgimento degli altri Comuni in questo progetto di metropolitana di superficie, che era stato esclusivamente programmato per il capoluogo. “Il progetto deve prevedere una serie di fermate nella città di Ragusa – aggiunge Gurrieri – ma nello stesso tempo deve prevedere il collegamento fra Ragusa e tutti gli altri Comuni della provincia che hanno una stazione ferroviaria e quindi un percorso ferrato che attraversa il loro territorio”. In questo modo il piano acquisirà rilevanza provinciale.
stazione ferroviaria ragusa

TRENI, ANCORA TAGLI

littorina passa con barre alzate ore 15 circa del 28 gennaio 2014Da oggi non circoleranno più i treni regionali Modica-Gela e Gela-Modica. La soppressione di questo collegamento ferroviario segna l’ultimo atto del processo di smantellamento della rete ferroviaria ragusana che Trenitalia e Rete ferroviaria italiana hanno compiuto, progressivamente, nell’ultimo ventennio. Se ci sarà un’altra cancellazione di treni, nel prossimo futuro, quella, sarà davvero l’ultima, dal momento che, nella tratta locale, sono rimaste operative solo tre coppie (andata e ritorno) di treni. La notizia della soppressione del Modica Gela è arrivata a Ragusa, in un momento di moderato ottimismo. Proprio nei giorni scorsi, dal Comune capoluogo era partita la lettera di convocazione dei rappresentanti di Trenitalia, Rfi e assessorato regionale ai Trasporti per l’incontro, fissato nella sala giunta del Municipio, il prossimo 13 febbraio. La riunione è stata programmata per discutere del rilancio e potenziamento della tratta Siracusa-Ragusa-Gela, a seguito della piattaforma sottoscritta da tutti i sindaci della provincia il 17 dicembre del 2013, in occasione della tappa di “Pendolaria” a Ragusa. Fra l’altro, da pochi giorni, il Comune di Ragusa era finalmente riuscito ad entrare in possesso del progetto di metropolitana di superficie che Rete ferroviaria italiana approntò nel 2005. Un piano che dovrebbe rappresentare la piattaforma di lancio per la realizzazione della metropolitana. Insomma, l’amministrazione locale si stava preparando per accogliere i referenti di questa vertenza, Trenitalia, Rete ferroviaria italiana e assessorato regionale ai Trasporti quando è giunta la notizia dell’ennesima soppressione di treni. “E’ una decisione inaccettabile – afferma il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto – ed è ormai chiaro che non c’è volontà di ascolto delle esigenze del territorio della provincia di Ragusa, da parte di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana che continuano a far finta che questa provincia non esiste. Dobbiamo convincere la Regione a fare un’azione di forza e ad abbandonare questi referenti – afferma il sindaco Piccitto – visto che Trenitalia continua a non ascoltare; siamo in un mercato libero e la Regione ha il dovere di cercare nuovi vettori”.

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