Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a dimettersi da presidente del consiglio comunale provando così a scuotere i ragusani dal quel senso di impotenza che ci affligge guardando il mondo. Ha fatto benissimo a denunciare l’ignoranza, l’approssimazione, le furberie meschine di chi dall’Ars gestisce il destino politico della nostra città non vantando alcuna capacità e non nutrendo neppure lo straccio di un’idea spendibile per accompagnarci in questi anni incerti. La cancellazione di fatto della legge speciale su Ibla ci ha sbattuto in faccia quel cumulo di immondizia che è diventata la politica regionale. Tutto brucia, tutto puzza, tutto è infetto, non c’è soluzione di salvezza, e gli eletti vogliono solo trovare un cantuccio riparato dove accovacciarsi sperando che qualcuno premi il loro silenzio. Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a parlare di Nello Dipasquale con disprezzo, chiedendo ai ragusani di svegliarsi, di informarsi, di leggere le norme, di prendere coscienza di un emendamento alla legge Finanziaria che mortifica e uccide la nostra comunità. Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a denunciare quanto questa sparata del consigliere Dipasquale – azzeccato e significante il non pronunziare mai il titolo “onorevole”- ecciti il campanilismo riducendo i sindaci delle città limitrofe nella condizione di vampiri assetati del sangue estratto dal capoluogo. Bisogna ascoltare le parole di Iacono- su you tube si trova l’intera conferenza stampa – così come va ascoltato lo splendido intervento del senatore Gianni Battaglia che a Tele Nova – rintracciabile sempre sulla rete – spiega i meccanismi tecnici e la portata politica di questa truffa. In queste ore però il pensiero di paese sta fluttuando in modo vertiginoso spostandosi dalla profondità del gesto delle dimissioni ai possibili complotti, distacchi, strategie di Iacono in relazione al governo cinquestelle. Non è un caso che la prima reazione di Nello Dipasquale sia stata subito quella di lanciare in pasto ai ragusani il “tradimento”, la pugnalata alla schiena – materia in cui il consigliere regionale potrebbe ergersi a professore emerito – insomma una diserzione di Iacono dal governo Piccitto. La politica però è un insieme di atti e di parole; i sottopensieri, i complotti, le ipotesi non possono mai sostituire o mascherare l’evidenza di realtà. A Dipasquale serve solo deviare, sminuire, sporcare l’appello di Iacono, seminare zizzania, intrappolare i ragusani nel dubbio di mille congetture per fermare qualsiasi impeto di ribellione civica, di interesse per la questione che invece deve rimanere bloccata a livello della trovata falsa e propagandistica della distribuzione equanime delle royalties. Ciononostante, come mai la città è vogliosa di sapere cosa c’è dietro, cosa covi tra Iacono e Piccitto? E qui entriamo nel cuore del problema. Esiste un limite che non è comunicativo- ne abbiamo fin sopra i capelli di comunicazione cinquestelle – ma politico nel governo Piccitto, ed è un limite di parola. Non possono permettersi la parola ampia, quella che lega pensiero con visione globale dei fenomeni essendo privi di ideologia politica. Oscillano continuamente tra la perfettibilità di una socialdemocrazia spinta, alle certezze di un sano liberismo e si ritrovano tra l’altro a governare una città agricola e clericale; il tutto ulteriormente miscelato dal vincolo della purezza ancorato ai due sacri principi di onestà e fede nella tecnologia. Cosa ne esce fuori? Una gabbia di sofferenza per loro e per noi. L’ideologia è libertà ed è purezza: fuori dall’ideologia siamo soli animali umani. Il governo cinquestelle rifugge invece ogni riferimento ideologico perché inesplorato, sconosciuto, temuto, e negato dai vertici, e ciò comporta un limite di pensiero e di parola. Da qui la mancata espansione del movimento, se non in ambito di rete che, ricordando Umberto Eco, è luogo che ha dato diritto di parola a legioni di imbecilli – e la mancanza di partecipazione e condivisione delle masse al progetto amministrativo. Appena si tratta di coniugare una azione ad una visione politica sbandano: vedi l’urbanistica dal passo felpato e lento -parliamo di Ragusa – alla ambiguità tattiche sulle unioni civili dove pur di non individuare che la corruzione e l’arretratezza del Paese sono frutto innanzitutto della presenza storica della Chiesa si aggrovigliano sul canguro del Pd deludendo i cittadini progressisti. I mesi di crisi interna al governo Piccitto si sarebbero felicemente risolti se la parola di dissenso, di contrasto, di rivolta fosse emersa e tracimata oltre al recinto cinquestelle. Giovanni Iacono senz’altro avrà riflettuto su questa condizione asfittica – c’è anche una lettera di Partecipiamo ai colleghi di maggioranza, purtroppo non diffusa alla stampa- ed avrà sentito l’urgenza di distinguersi. No, nun è peccato. Cosa faranno ora i cinquestelle? Una mossa politica, finalmente! ossia adeguarsi e accodarsi alla protesta – magari non sentendola e non credendoci. Com’è bella la finzione in nome di un principio! Non scandalizziamoci, va bene, li fa crescere. Molto meglio fingere di essere rivoluzionari e comportarsi da tali, che sostenere di essere puri e comportarsi da impostori. Concludiamo con la cronaca dei purissimi. In commissione trasparenza la maggioranza cinquestelle nella persona della capogruppo Signora Nella Disca ha presentato la relazione sul caso Campo. Sapete chi l’ha scritta, 9 pagine, e poi spedita alla consigliera che pari pari l’ha depositata come atto redatto dai membri della commissione? Il dottore Paolo Sottile marito della ex assessora Campo, insomma il letturista la cui assunzione ha scatenato il caso. Parlare di indecenza è poco. Ottusità, presunzione di purezza, inganno. Un minimo di cultura politica avrebbe evitato questo indecoroso passaggio. Meschinità e miseria morale sono sempre in agguato se non si ha nel cuore il respiro del mondo. Partendo da Nello Dipasquale che adora solo se stesso, e arrivando a certa mentalità grillina di onanismo cerebrale compiaciuto, il segnale di Iacono può esserci utile per risentire il richiamo della politica buona. Viva la legge su Ibla, viva la democratica Ragusa!
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DIMISSIONI IACONO – INSIEME RAGUSA: NON È MAI TROPPO TARDI
“Il movimento Partecipiamo, approfittando dell’emendamento regionale sulle Royalties, si smarca dalle Istituzioni e forse anche dal sindaco Piccitto. Un passo indietro per tornare in trincea. Finalmente qualcuno si è accorto che Ragusa sta affondando”. Il gruppo consiliare di Insieme esprime un plauso “alla maturità dell’oramai ex presidente Iacono per avere saputo cogliere un malessere generale di cui però anche lui e il suo movimento sono in parte responsabili”. “La città di Ragusa – proseguono i consiglieri comunali Maurizio Tumino, Elisa Marino, Angelo La Porta, Peppe Lo Destro, Giorgio Mirabella – in questi anni di amministrazione Piccitto ha solo potuto registrare un innalzamento straordinario delle tasse e dei tributi locali”. Insieme fa appello alla deputazione Iblea affinché venga fatta chiarezza sull’emendamento alla finanziaria e auspica che la decisione di spalmare il 30% del “contributo” possa essere cancellata perché iniqua ed operata contro la nostra comunità.
LE GRANDI SFIDE DEL PD IN SICILIA
Organizzato per questo sabato alle ore 17:00, presso la Camera di Commercio di Ragusa in piazza Libertà, un incontro sui seguenti temi: Sanità, Agricoltura, Formazione, Europa. Interverranno: Gianni Battaglia, Segretario Cittadino Pd Ragusa, Giovanni Denaro, Segretario Provinciale Pd, Pippo Digiacomo, Presidente VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari Ars, Bruno Marziano, Assessore alla Formazione Regione Sicilia, Concetta Raia, Presidente Commissione Unione Europea Ars, Fausto Raciti, Segretario Regionale del partito.
Poesia su web: a Rausa c’arristau sta zonna!
I muricani finalmente sunu tutti priati
picchi i sordi ro pitrolio ci fuorru rati.
Duoppu Novantanni ri sfuttenza
bisognava sulu purtari pazienza…
Pennavaria a Rausa avia fattu provincia
e a Muorica c’avia arristatu sulu sta mincia.
Dipasquale pi salvarisi a poltrona ri sutta o culu
si vinniu i scecchi e macari u mulu .
Co libero consorzio ora Iusu i sordi se sonna,
e a Piccitto anveci re picciuli c’arristau sta Zonna !
(Anonimo Vigatese)
VITTORIA, ITALIA DEI VALORI CON CICCIO AIELLO
“Proponiamo di costruire un progetto di rinascita delle nostre città, per un modello di sviluppo, nel rispetto della domanda e dell’offerta di servizi, dei beni comuni, dei diritti e dei doveri – le unione di fatto, la cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia – in ambito di valori ideologici capaci di essere forze di governo per l’attuazione programmatica. Il Partito di Italia dei Valori è una forza politica ricca sul piano ideologico e portatori di grandi valori etici e morali, la nostra azione è rivolta a sostenere per la città di Vittoria le candidate e i candidati, che sostengono la candidatura a Sindaco dell’On. Ciccio Aiello, i quali condividono la nostra azione progettuale per un grande polo riformista – progressista , contro le ammucchiate o gruppi di persone, con la partecipazione attiva dei movimenti di base, insieme con la gente comune, fuori dal palazzo e vicini alla gente”.
Nuovo segretario per i Giovani Democratici di Ragusa, Enrico La Rosa succede a Gabriele Licitra
I Giovani Democratici stanno affrontando, da qui a marzo, la fase congressuale che partirà dai circoli fino ad arrivare all’elezione del segretario nazionale. A Ragusa i Giovani Democratici hanno svolto il loro congresso venerdì scorso che ha portato all’elezione all’unanimità di Enrico La Rosa e di 15 delegati per l’elezione del segretario provinciale.
DIFENDIAMO I VALORI DELLA REPUBBLICA!
UNA MAGGIORANZA DI PARLAMENTARI NOMINATI, GRAZIE A NORME DICHIARATE INCOSTITUZIONALI , STA DEMOLENDO I PRINCIPI ISTITUZIONALI CON UNA LEGGE ELETTORALE ANTIDEMOCRATICA, ASSOCIATA ALL’ABOLIZIONE DEL SENATO, E LA RIDUZIONE DEI POTERI DEL PARLAMENTO. SI VUOLE CONSENTIRE AD UN SOLO PARTITO, PUR SOSTENUTO DA UNA SPARUTA MINORANZA DEGLI ELETTORI, DI DETERMINARE L’ELEZIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE, DEL CAPO DELLO STATO, DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA E DI TUTTI GLI ORGANI DI GARANZIA COSTITUZIONALE. INOLTRE LA RIDEFINIZIONE DEI COLLEGI ELETTORALI RISCHIA DI ESCLUDERE DALLA RAPPRESENTANZA MOLTI TERRITORI COME IL NOSTRO. Facciamo appello a tutti i cittadini, ai rappresentanti della società civile, agli intellettuali, perché aderiscano al Coordinamento Democrazia Costituzionale della provincia di Ragusa, senza alcuna differenziazione di appartenenza partitica, politica o religiosa, ma solo uniti dall’esigenza di salvaguardare lo Stato Democratico e sostenere la campagna referendaria a difesa della Costituzione. Venerdì 12 all’Hotel Kroma alle ore 18. Intereverranno: Avv. Cesare Borrometi – Referente del Coordinamento Democrazia Costituzionale, On. Franco Antoci – già Sindaco di Ragusa e Presidente della Provincia, rof. Giovanni Iacono – Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Prof.ssa Tina Petrolito – Docente presso Liceo Scientifico “ E. Fermi”, Sen. Concetto Scivoletto – già Presidente della Commissione Agricoltura del Senato.
I VERTICI DELL’UDC A RAGUSA
Dirigenti dell’Udc regionale e nazionale saranno presenti nei giorni di venerdì 12 e sabato 13 febbraio in provincia di Ragusa. Venerdì l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pistorio a mezzogiorno, terrà un incontro all’aeroporto di Comiso sulle infrastrutture in provincia di Ragusa. Nel pomeriggio alle 16 si sposterà a Pozzallo alla sala Assenza per un incontro sul porto di Pozzallo promosso dalla Cgil provinciale. Sabato 13 febbraio sarà la volta dell’assessore regionale al Lavoro, Famiglia e Servizi sociali, nonché segretario regionale dell’Udc siciliano, on. Gianluca Miccichè, e del presidente nazionale del partito on. Gianpiero D’Alia. Assieme, alle 10, inaugureranno la sede dell’agenzia lavoro presso l’Anmil di Ragusa quindi incontreranno il direttivo dell’ordine e del sindacato dei Consulenti del Lavoro della provincia di Ragusa. Alle 16 si sposteranno a Comiso per un incontro con famiglie e associazioni di volontariato per concludere infine alle 17,30 a Ragusa presso Villa Fortugno per i lavori del comitato provinciale dell’Udc.
ACATE: CIRIACONO COORDINATORE CITTADINO DI INSIEME
Il leader provinciale di Insieme Giovanni Occhipinti ha nominato coordinatore cittadino di Insieme Gianfranco Ciriacono. Una nomina effettuata di concerto con il gruppo consiliare che è formato da Gino Licitra, l’attuale presidente del Consiglio, Silvia Terranova e Michele Casì. Ciriacono afferma: “Accetto l’incarico mettendo al centro dell’attenzione i problemi della gente, i problemi dell’imprenditoria agricola che sono stati dimenticati dall’amministrazione comunale. Inoltre vogliamo attenzionare come gruppo Insieme le nuove povertà che sono sempre maggiori dando un occhio di attenzione particolare a questa immigrazione disordinata. Acate da 7-8 mila abitanti è passata a 12 mila abitanti. Questa immigrazione non regolamentata e controllata crea sconvolgimenti di tipo economico. Ringrazio Giovanni Occhipinti – dice Ciracono – che mi ha voluto investire di questa carica e tutto il gruppo consiliare”.
On. Nino Minardo: proposta di legge per il sostegno delle imprese agricole ed artigiane in difficoltà
Una proposta di legge per sostenere le imprese artigiane e agricole che si trovano in stato di difficoltà temporanea. L’ha presentata l’on. Nino Minardo vista la grave e persistente crisi economico-sociale che ha fatto fallire moltissime imprese, anche in provincia di Ragusa e di conseguenza ha determinato la perdita di numerosi posti di lavoro. Per questo, dice Minardo, è necessario intervenire con misure temporanee che consentano alle imprese di superare un momento di difficoltà e soprattutto di mantenere i livelli occupazionali. Interventi di sostegno a livello statale sono fondamentali, per questo la proposta di legge prevede delle norme per l’istituzione di un “fondo economico” per garantire alle imprese artigiane ed agricole di poter risanare le loro difficoltà economiche transitorie e poter avviare una ripresa della loro attività. Uno dei motivi principali della vulnerabilità delle imprese resta l’elevata dipendenza dalle banche per ottenere liquidità. Pertanto il provvedimento legislativo, conclude Minardo, garantisce un utilizzo mirato degli strumenti finanziari, per superare quei problemi strettamente legati alla diminuzione di redditività.
CORFILAC, EMENDAMENTO NELLA FINANZIARIA REGIONALE
I deputati regionali Orazio Ragusa, Nello Dipasquale e Pippo Digiacomo hanno depositato un ulteriore emendamento in commissione Bilancio all’Ars per far sì che nella prossima Finanziaria, a giorni in fase di discussione, possano essere appostate maggiori risorse economiche per il Corfilac, il consorzio per la ricerca della filiera lattiero-casearia, e l’Aras, l’associazione regionale allevatori della Sicilia. “Sappiamo – dicono i tre deputati – le difficoltà economiche in cui versano le suddette realtà di spicco del nostro territorio che, al pari di altre strutture operanti nell’isola, hanno dovuto fare i conti con una drastica riduzione dei fondi provenienti da Palermo, circostanza che ha creato non poche difficoltà al personale quando non anche il rischio di perdere il posto di lavoro. Siccome siamo consapevoli del ruolo importante che l’ente consortile e l’associazione svolgono nell’ambito del nostro contesto territoriale, stiamo facendo il possibile per spenderci, a livello politico, affinché arrivino le risposte attese. La presentazione dell’emendamento è solo un primo atto anche se occorre consapevolezza sul fatto che le risorse economiche a disposizione della Regione sono limitate e che la coperta è corta, la si tira da una parte e ci si scopre dall’altra”.
CIRMI ADERISCE AD INSIEME
“Il mio impegno in politica continuerà accanto a Giovanni Occhipinti”. Da Forza Italia arriva un altro da Monterosso Almo che non ha bisogno di presentazioni. Antonino Cirmi, detto Nino, con lunghi anni trascorsi nella direzione della Cna e per lunghi anni responsabile di Unifidi, ha deciso di sposare il preogetto di Insieme, il movimento civico lanciato da Giovanni Occhipinti, che sta continuando a fare registrare adesioni. “C’è bisogno della politica dei moderati e noi lo siamo – dice Cirmi – e quindi siamo pronti ad intraprendere tutte le battaglie per il bene della collettività”. Da parte sua il leader Occhipinti non può che esprimere soddisfazione perchè anche Nino Cirmi ha deciso di aderire ad Insieme. “Ripeto la nostra famiglia cresce perchè vogliamo fare delle cose normali”.
Sì al turnover dei lavoratori forestali, l’on. Orazio Ragusa ha presentato un emendamento alla Finanziaria dell’Ars
La prossima Finanziaria del Governo regionale non prevede il turnover per i lavoratori forestali. Significa che non ci sarà alcun ricambio. Chi viene collocato in pensione non potrà essere sostituito da nuovi assunti. Ecco perché l’on. Orazio Ragusa, dopo avere raccolto decine e decine di segnalazioni in questa direzione, ha presentato un emendamento abrogativo della suddetta norma per consentire ai lavoratori forestali di potere continuare a svolgere nella maniera migliore la propria attività. “Sappiamo che il momento, dal punto di vista economico – chiarisce il deputato regionale – non è dei più facili. Ma, allo stesso tempo, non si possono adottare dei provvedimenti rischiando di buttare l’acqua sporca con il bambino dentro. Come sempre, sono necessarie misure di grande equilibrio. E riteniamo che quello dell’eliminazione del turnover non lo sia. Ad esempio, soltanto sul territorio della provincia di Ragusa, le aree a maggiore densità boschiva, quelle di Giarratana, Monterosso e Chiaramonte, e in parte anche di Ragusa, sarebbero fortemente penalizzate, negli anni, dalla progressiva riduzione del numero degli occupati. Chi si occuperebbe di mantenere inalterato l’habitat che, già nelle precedenti estati, ha dovuto fare i conti con tutta una serie di incendi? Potrebbe succedere che anni e anni di attività legata al rimboschimento siano annullati come se nulla fosse con un ritorno al passato che nessuno si augura, soprattutto se dobbiamo far crescere, nel nostro ambito, una coscienza più “green”. Certo, qualcuno potrebbe rimproverare il fatto che così la Regione si troverebbe costretta a mantenere un organico che non può più sostenere economicamente. Ma, secondo me, sono altri i settori in cui la spesa può essere razionalizzata e non certo a discapito di un comparto, quello dei lavoratori forestali, che si spende per valorizzare il più possibile il patrimonio boschivo dell’intera isola”.
On. Minardo sul porto di Pozzallo
Annettere il porto di Pozzallo nella AdSP, “autorità di sistema portuale” del mare di Sicilia orientale. E’ quanto ha chiesto l’on. Nino Minardo al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, vista la disponibilità confermata nei mesi scorsi dallo stesso Ministro a dare maggiore valenza all’infrastruttura pozzallese di rilevanza economica regionale. Poco meno di un milione e 400 mila tonnellate di merce è transitata lo scorso anno, grazie alla posizione strategica nelle rotte marittime presenti e future, propedeutiche anche ad un incremento dello sviluppo turistico. Il flusso attuale conta su 130 mila passeggeri annui che fanno la spola con l’isola di Malta. “Ho già interessato della questione, sottolinea Minardo, l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Giovanni Pistorio, per avviare il percorso per l’inserimento, percorso che ha già il sostegno del presidente della Commissione Bilancio all’ars, Vincenzo Vinciullo”. “Invito anche i Sindaci del comprensorio, conclude il parlamentare nazionale, a farsi parte attiva nei confronti della Regione e sostenere quest’importante opportunità”.
L’ETERNO RITORNO
“A che ora è la rivoluzione, signora? Come si deve venire? Già mangiati?” La memorabile frase di Gassman nel film di Scola “La terrazza” ci riporta alle inquietudini del governo Piccitto e ai turbamenti dei cinquestelle. A che punto è la sommossa del gruppo consiliare che vorrebbe ascolto, partecipazione, e l’estromissione di Stefano Martorana a cui non viene riconosciuto neanche un grammo di grillismo nelle vene? Siamo alla fase salesiana: calzoni alla bermuda, calzettoni caldi, fazzoletto al collo, sindaco e assessore procedono… e andranno a sbattere malamente perché la soluzione che sicuramente tirerà fuori il sindaco – un rimpolpettamento delle deleghe, forse togliendo Martorana dal bilancio per dargli chissà che cosa – è solo una tattica evitante studiata per non cogliere la profondità della richiesta dei consiglieri. Di cosa soffrono i cinquestelle? Di mancata rivoluzione. E’ un disagio psicopolitico che crea frustrazione, delusione, rabbia, sconforto. Piccitto è un bravissimo ragazzo, intelligente, educato, buono, gran lavoratore, di sani principi, non si è montato la testa… ma non ci crede, nell’animo suo, a questo movimentismo che si fa governo; pensa che per una città come Ragusa sia bastevole gestire la cosa pubblica con onestà, senza dare fastidio ad alcuno, senza scossoni, con prudenza, con rispetto, e rigando dritto. Questo stile e questa visione funzionerebbero qualora il primo cittadino fosse stato eletto, come accadeva un tempo, dal consiglio comunale, magari da una sinistra democristiana, ma non dal popolo incazzato e stanco. Quel 70 per cento di elettori non chiedeva e non chiede solo onestà, pretende un po’ di fantasia, di audacia, insomma una impruvulazzata di rivoluzione che andrebbe fatta eccome per riportare la Ragusa dispersiva e atomizzata in un guscio comune di cittadinanza. Questo sentimento strisciante di mancato appagamento, pur nel riconoscimento pieno delle doti del sindaco, è vissuto anche dai consiglieri cinquestelle che, essendo nell’impossibilità di rinnegare il loro portavoce, hanno fatto una operazione di “proiezione” spostando questo turbamento non assolutamente definito e comunque percepibile, presente, fastidioso, sul componente di giunta che maggiormente manifesta il distacco emozionale dal Movimento ossia Stefano Martorana. Farsi fuori l’assessore Martorana rappresenta per i consiglieri la possibilità di aprire con un grimaldello, con una autentica azione di irruzione che mette a soqquadro l’esecutivo, l’area protetta in cui si è rinchiuso Piccitto. Se questi non comprenderà i motivi di cuore della protesta cinquestelle, il suo mandato si esaurirà nell’impotenza, nella fiacchezza di una normalità insoddisfacente. I ragusani dovremmo essere grati verso questi sedici consiglieri che sembravano tanto insulsi e che invece hanno avuto una capacità di catturare l’amarezza che potrebbe svilupparsi da questa esperienza di governo cinquestelle. Vedremo; è certo però che Piccitto se insiste non la svanga: ha margini ridottissimi in consiglio. Forzare la mano non gli conviene affatto. Ed ora uno sguardo a tutti gli altri. Insieme va a gonfie vele. Maurizio Tumino indaffaratissimo con le figurine degli entranti fa la conta: ce l’ho, ce l’ho, mi manca, questo è doppione, questo fa schifo, questo me lo vendo… Dove andranno e se c’è già intesa con Nello Dipasquale ha poca importanza, più interessante vedere di che materia è fatto la nuova formazione. Sono dei pericolosi qualunquisti? Sono degli affacendati conservatori? Sono i soliti elasticizzati centristi? Quando i tempi sono feroci servono identità nette. Al momento possiamo solo comprendere i fremiti evidentissimi del longilineo ingegnere Tumino che appena parla Lo Destro torna bambino e ripete a mente: ora passa, ora passa, un due tre ora passa… E non passava… Nella conferenza stampa di presentazione del gruppo, Lo Destro si è lanciato – nel raccontare del suo vissuto politico e del nuovo approdo – come un cavallo da corsa: “Assistiii… “ e giù un iiihhh come un nitrito che per poco faceva saltare dalla sedia l’ingegnere impallidito. Si rifarà con Titì La Rosa che ha l’eleganza di un torello. La Marino sempre più fantastica: al mattino invia su WhatsApp l’immagine di Papa Francesco che bacia l’umanità con lei che scarabocchia sulla bianca tonaca del pontefice un cuoricino e l’augurale scritta Buongiorno! Eroico Tumino! Ed ora rientriamo in clima tombale per uno sguardo finale a Sonia Migliore. Non ha più voglia, non saluta, non interagisce, non capisce dove cacchio va a parare sta roba di Insieme, e fra un po’ prende la piccola Nicita con quegli occhioni tirabaci dolcissimi che sembra il minutissimo cagnolino di accompagnamento che teneva in braccio Xavier Cugat quando si esibiva Abbe Lane, e la schiaccia per i nervi. Che fatica questo consiglio comunale! Buone stelle a tutti!
MAGGIORANZA GRILLINA ASSENTE, LA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI RAGUSA E’ SALTATA DI NUOVO
I consiglieri del Partito Democratico Mario D’Asta e Mario Chiavola si chiedono “a che gioco stiamo giocando a palazzo dell’Aquila. Anche oggi pomeriggio – dicono i due esponenti democratici – la maggioranza pentastellata ha deciso di non presentarsi in aula. E ciò ha determinato la completa paralisi dell’attività consiliare. La città aspetta risposte e i grillini, dal canto loro, non riescono a fare altro se non litigare, con ricadute pesanti per l’attività amministrativa. Risolvano questa situazione perché non se ne può più. Il segno è stato passato. E da un pezzo. Se ci sono dissidi con Piccitto, trovino altre sedi per sanare le controversie. Non può esserne la città a farne le spese e, tra l’altro, con queste modalità. Chiediamo al presidente del Consiglio comunale di rivolgere un invito formale alla maggioranza affinché possa essere data regolare prosecuzione ai lavori d’aula”.
RAGUSA, CONTRIBUTI PER LE FACCIATE DI VIA ROMA
Il gruppo Insieme esprime soddisfazione per l’approvazione in consiglio comunale del regolamento per la concessione di contributi per la riqualificazione dei prospetti di via Roma. “Ci piace ricordare che, grazie al nostro emendamento a valere sul piano di spesa 2014, sono stati destinati 100.000 euro per il recupero dei prospetti degradati di via Roma. Finalmente un regolamento che definisce criteri e modalità di assegnazione dei contributi. Abbiamo piena consapevolezza che le somme ora a disposizione non sono sufficienti per dare riscontro totalmente al problema ed è per questo che nel piano di rimodulazione dei fondi non spesi della legge su Ibla abbiamo impegnato in tal senso ulteriori 400.000 euro. È’ certamente un atto concreto – conclude la nota del gruppo Insieme – che dimostra e testimonia la nostra capacità a fornire soluzioni ai problemi. Nei prossimi giorni, in risposta alle molteplici richieste avanzate dai commercianti di Ragusa, presenteremo una proposta di iniziativa consiliare per una variante al piano particolareggiato dei centri storici tesa a ridefinire modalità e tipologie dei dehors da installare nel nostro barocco”.
CICCIO AIELLO: “IL LIBERTY RILANCERA’ VITTORIA”
Riceviamo e pubblichiamo una interessante riflessione dell’onorevole Francesco Aiello, oggi consigliere comunale e candidato a sindaco per la sua città, Vittoria: ” Non è un paradosso. Non è una affermazione propagandistica. E neanche un desiderio irrealizzabile. Il Liberty rappresenta per tante Città siciliane la dimensione artistica e culturale di una felice e dirompente stagione creativa, di uno straordinario sviluppo economico e sociale, che coinvolse settori assai vasti della società siciliana. La civiltà del vino, collegata alla nascita di una attivissima borghesia agraria e artigiana, produsse nelle piccole e medie città dell’Isola, ma anche nella capitale Palermo, un inedito fervore architettonico e culturale, un nuovo modo, raffinato e leggiadro, di guardare anche all’insieme delle città. Tale rinnovamento infatti coinvolse le forme del costruire e dell’abitare, e poi l’arredo degli spazi interni delle abitazioni, sino ai piccoli oggetti e al modo di vestire. La Sicilia dei Florio divenne il riferimento consapevole e l’emblema di questo processo. In aree estese della Sicilia e della società siciliana si affermarono modelli culturali di impianto europeo, che sprovincializzarono le idee dello sviluppo urbano, della possibilità di dare vita a forme architettoniche nuove, pubbliche e private, di affermare tecniche innovative, grazie alla capacità di maestri artigiani, prestigiosi e valenti, nell’uso di materiali diversi, del cemento, del ferro, della pietra e del legno, che essi con una colta maestria , adattavano e conformavano alle esigenze del nuovo stile. Dopo secoli di immobilismo, l’economia tornava a muoversi in tutte le città siciliane e le campagne ritornavano a essere il motore di questo processo innovativo. Ai Palazzi baronali e barocchi si contrappose l’ardimento e la fantasia dello stil novo, della cultura e della sensibilità liberty, che consentiva non solo alle grandi famiglie di borghesia agraria ma anche alla più modesta famiglia di borghesia urbana, o contadina o artigiana, di progettare la propria casa nelle forme del nuovo stile. Le stesse Amministrazioni pubbliche si impegnarono per realizzare nelle forme della modernità imposte dai tempi, i nuovi progetti dell’ottimismo sociale, i Teatri, i parchi e persino i mercati, le pescherie, i bagni pubblici, o i cimiteri, dove lo stile liberty rappresentò la forma ideale della nuova dignità funeraria di ceti sociali privi di riferimenti blasonati ma fortemente inclini al decoro. Il Liberty siciliano attende di essere valorizzato e riconosciuto come patrimonio della Sicilia, e testimonianza vivente di una terra capace di rinnovarsi e guardare avanti. Noi dobbiamo farci carico della tutela questo grande patrimonio culturale e civile della nostra Isola. Non sarà facile, ma insieme possiamo dare vita a un Comitato Promotore Siciliano per il Liberty Bene Unesco e Patrimonio dell’Umanità. E ci adopereremo per portare studiosi in Sicilia da tutti i Paesi europei, ci daremo da fare per raccogliere le adesioni dei Comuni siciliani, delle Università siciliane, di singole personalità della cultura, dell’arte e delle professioni, che abbiano a cuore questo obiettivo. Una grande avventura culturale ci potrà impegnare, per la Sicilia che spera in una nuova stagione di rinnovamento e di crescita sociale civile artistica e culturale”.
TITI’ LA ROSA APPRODA AD INSIEME
Non si fermano le adesioni ad “Insieme”, il movimento civico lanciato da Giovanni Occhipinti. Insieme già può contare al Comune di Ragusa di 5 consiglieri: Maurizio Tumino, Peppe Lo Destro, Angelo La Porta, Elisa Marino e Giorgio Mirabella. Oltre a tante persone che nel passato hanno avuto a che fare con le istituzioni. Approda alla nuova compagine di centro Salvatore La Rosa, detto Titì nel recente passato presidente del Consiglio Comunale ed alle scorse amministrative protagonista di un risultato elettorale non indifferente: 418 voti nella sua lista. L’arrivo di La Rosa significa anche per Insieme l’esperienza per le questioni attinenti il quartiere barocco.
Dichiarazione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle del Comune di Ragusa
Continuano gli attacchi ai cinquestelle per la questione dei gettoni di presenza che i consigleri del movimento in parte destinano a beneficio delle comunità. Scrive la capogruppo Nella Disca:”Con messaggi fuorvianti postati sui social network, si tenta di screditare non tanto i consiglieri quanto lo spirito di una iniziativa decisamente caratterizzante per tutto il Movimento. Quello che lascia l’amaro in bocca è il fatto che in alcuni casi si tende a cavalcare l’onda di queste periodiche contestazioni che vorrebbero far credere che la decurtazione del 30% delle somme spettanti a ciascun consigliere che aderisce all’iniziativa sia solo frutto di propaganda, senza riscontri concreti nella realtà, ricorrendo anche ai riferimenti con realtà locali vicine dove, per esempio, un Sindaco peraltro espulso dal Movimento, avrebbe dichiarato di non voler aderire alla normativa interna, fra l’altro condivisa in campagna elettorale. Sollecitiamo un accurato riscontro anche nei documenti ufficiali del Comune, per quello che riguarda le somme derivanti dalla decurtazione del 30%, operata per gli anni 2014 e 2015 dai consiglieri. Si deve, purtroppo, constatare, e in questo ammettiamo i ritardi del Movimento, come non si sia riusciti a risolvere la questione che imporrebbe alle somme decurtate una obbligatoria confluenza nel calderone del bilancio comunale, non potendosi istituire un apposito capitolo destinato a ricevere queste somme. Fattore che ci ha indotto, a novembre dello scorso anno, ad inoltrare richiesta per la revoca della decurtazione del 30% delle indennità di carica con valore retroattivo, ovvero da gennaio 2015. Mossa studiata per evitare ostacoli alla destinazione delle somme per iniziative a favore della città e della collettività. Otre a rendicontare tutte le somme accumulate, avvieremo una consultazione con la base, gli attivisti del movimento e accoglieremo suggerimenti dei cittadini per individuare l’iniziativa ritenuta più funzionale ai criteri ispiratori della stessa per destinare le somme ad opere di pubblica utilità. Prevista, per il 2015, una somma totale di circa 30.000 euro. Ci preme evidenziare come per l’anno 2014, somma equivalente alle decurtazioni che confluirono nel bilancio comunale, circa 22.000 euro, fu destinata, con determina dirigenziale n. 2718 del 31.12.2014, all’acquisto di arredi scolastici necessari, sulla base delle richieste inoltrate dagli istituti cittadini di competenza comunale, procedura perfezionata in data 30 aprile 2015, con acquisto, tramite mercato elettronico, di 560 articoli di arredo scolastico e n. 15 notebook ASUS. E’ intenzione di questo gruppo aggiornare costantemente e rendere pubblici i dati relativi alle decurtazioni e alla destinazione delle somme”.
Telenova Ragusa
