23-02-2016
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Archivio della categoria: Cronaca

ULTIMO SBARCO A POZZALLO, FERMATI DUE SCAFISTI EGIZIANI

DSC_0006Erano due gli egiziani al comando di una piccola imbarcazione in legno con 103 persone affondata subito dopo le operazioni di soccorso. Uno dei fermati era già stato arrestato dalla Polizia per uno sbarco avvenuto vicino la celebre spiaggia del “Commissario Montalbano” nel 2011 nel comune di Santa Croce Camerina. Scontata la pena era stato espulso. I migranti hanno pagato 3.500 dollari cadauno in quanto sono partiti dall’Egitto ed hanno navigato per 7 giorni. Tra gli sbarcati numerosi minori egiziani, attualmente ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo. La barca usata di norma per la pesca era partita dalla Libia e subito dopo le operazioni di soccorso della nave della marina militare “Grecale” è affondata. I minori egiziani che da soli hanno affrontato il viaggio hanno dichiarato di essere partiti per cercare lavoro in Europa. Tutti e 103 migranti, insieme agli scafisti, hanno prima raggiunto l’Egitto, poi sono andati in Libia e da li si sono imbarcati su un natante in legno piccolissimo e fatiscente. Il viaggio è durato 7 giorni, in quanto hanno prima costeggiato tutta la Libia e poi si sono diretti verso l’Italia. Hanno mangiato pane, riso e bevuto pochissima acqua, quando sono stati soccorsi erano stremati.

Finge una vendita online, denunciato agrigentino

rmb3I carabinieri di Marina di Ragusa hanno denunciato un licatese per truffa. La settimana scorsa, su un sito web di annunci, era stata pubblicata la vendita di una motocicletta usata. Un rivenditore di veicoli della provincia di Napoli aveva visto l’annuncio e, ritenendolo interessante ha contattato il venditore. I due si sono accordati sul prezzo e sulle modalità di ritiro del veicolo, una mattina di qualche giorno dopo a Marina di Ragusa. Il compratore per fermare l’affare ha anticipato una caparra di 150 euro accreditandoli sulla carta di credito ricaricabile del venditore. Dovendo andare anche a Palermo, l’imprenditore napoletano parte e si reca a Marina di Ragusa. All’ora e luogo prestabiliti però non si presenta nessuno: né motocicletta né venditore… Il napoletano prova a chiamare ma invano. Dopo un po’, capito di essere stato imbrogliato, il napoletano si rassegna e riparte alla volta di Palermo. Arrivato a Enna, però, riceve una telefonata dal venditore che si scusa per l’inconveniente e lo invita a ritornare indietro. Allora lui inverte la marcia e ritorna a Marina. Ma per la seconda volta nello stesso giorno l’inserzionista non si presenta. Il truffato, furioso, va dai carabinieri di Marina di Ragusa e denuncia il tutto. Sono bastati pochi giorni d’indagine ai carabinieri per ricostruire il tutto e identificare l’autore della truffa: G.R., un 22enne licatese già noto alle forze dell’ordine, residente a Marina di Ragusa, di fatto irreperibile. I militari sono infatti andati a cercarlo a casa ma di lui nessuna traccia. Nel corso delle indagini i militari hanno scoperto che il truffaldino inserzionista con analoghi artifizi e raggiri aveva imbrogliato già otto persone nell’isola riuscendo a vendere, dall’agosto 2015, sette auto in cinque provincie diverse e addirittura un pappagallo, oltre alla fantomatica moto. Il modus operandi è sempre lo stesso: prezzo allettante, caparra su carta ricaricabile e poi scompare. I carabinieri invitano a porre attenzione massima e identificare bene il venditore prima di pagare, cercando in ogni modo di evitare accrediti su tessere ricaricabili.

Usa la carta di credito rubata su internet: scoperto e denunciato

Carabinieri_Santa_Croce_Camerina-600x4001-360x240I carabinieri di Santa Croce Camerina hanno denunciato un napoletano 27enne per ricettazione, frode informatica e utilizzo di carta di credito rubata. Un santacrocese circa un mese fa aveva subito un fraudolento addebito di quasi mille euro sul suo conto corrente ed era andato dai carabinieri a presentare la denuncia. I militari, contattata la banca, avevano scoperto che l’addebito era servito per pagare due polizze assicurative per auto in provincia di Napoli. Tramite i Carabinieri di Castellammare di Stabia sono stati interrogati i proprietari dei due veicoli assicurati. Entrambi hanno indicato un intermediario assicurativo di un paese vicino al loro che, a sua volta convocato in caserma, non ha fornito giustificazioni precise sulla transazione accampando storie inventate su uno sconosciuto che avrebbe eseguito i pagamenti per conto suo. Tale fantomatico intermediario assicurativo, P.D.M. di 27 anni è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per ricettazione, frode informatica e utilizzo indebito di una carta di credito. Il medesimo, peraltro risulta gravato da decine di analoghe denunce da tutte le parti d’Italia. I carabinieri, approfondendo l’indagine, hanno scoperto che la vittima aveva subito il furto dei codici della carta tramite internet. Aveva infatti ricevuto un’email dal gestore della carta che gli richiedeva di accedere al sito inserendo i dati della carta stessa. Inseriti i dati, la truffa è fatta: organizzazioni criminali mandano migliaia di email e anche se solo uno su cento ci casca, raccolgono centinaia di numeri che poi vengono utilizzati per spese illecite. Tale metodo è noto come “phishing”, termine inglese che significa “pesca”, ovvero i delinquenti “pescano” sul web i numeri delle carte degli ignari truffati.

Truffe agli anziani a Ragusa – La Polizia restituisce 3500 euro sottratti a ottantenne

volante-polizia-notte-427149.610x431Più di tremila euro è la somma che la banda dei pataccari, venditori di diamanti falsi, smascherati e denunciati qualche giorno fa dall’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, aveva sottratto ad un ottantenne avvicinato dai tre in pieno centro a Ragusa. L’operazione aveva portato alla denuncia per truffa aggravata in concorso di tre soggetti di origine palermitana che erano stati sorpresi con diversi cristalli tagliati a modello di diamante e anelli in metallo periziati come imitazioni senza alcun valore commerciale o gemmologico. I falsi gioielli, oltre a più di cinquemila euro in contanti, erano stati sequestrati quale corpo del reato in attesa dell’individuazione della persona offesa. La notizia divulgata dagli organi di stampa giungeva anche alla parte offesa che ha raccontato come, pochi giorni prima in pieno centro a Ragusa, era stato avvicinato da tre soggetti che erano riusciti a spillargli la somma di tremila cinquecento euro in cambio di gioielli patacca. In prima mattinata l’ottantenne è stato avvicinato da un uomo che gli ha chiesto delle informazioni esprimendosi in una lingua poco comprensibile. Immediatamente dopo si è avvicinato un passante, in verità complice del primo, che si è proposto di fare da interprete. In tale circostanza quest’ultimo gli ha riferito che l’uomo era un marittimo appena sbarcato dal porto di Gela e che era in possesso di alcuni diamanti che era intenzionato a vendere ad un prezzo inferiore al valore di mercato in quanto non poteva imbarcarli con sé. Il sedicente marittimo gli ha mostrato un piccolo sacchetto dal quale ha tirato fuori alcune pietre a forma di diamante. A questo punto il “finto” passante si è mostrato subito interessato all’acquisto vantando la genuinità delle pietre e che si sarebbe portato da un gioielliere suo amico per la perizia delle stesse. Trascorsi alcuni minuti è ritornato insieme ad un’altra persona, anch’egli appartenente alla banda, che presentatosi come gioielliere, ha iniziato a periziare le pietre con una speciale lente d’ingrandimento, riferendo che i “diamanti” avevano un valore di oltre quattordicimila euro e che era intenzionato a partecipare all’affare. Dopo la valutazione il finto gioielliere si è allontanato mentre il passante, parlando con il marittimo ha riferito alla vittima che lo stesso si sarebbe accontentato di tremilacinquecento euro. A questo punto l’anziano signore, convinto della bontà dell’affare, ha tranquillizzato il marittimo facendogli presente che gli avrebbe recuperato la somma. E in effetti prelevata dai propri risparmi la somma pattuita si è portato in Piazza San Giovanni dove ad attenderli c’erano i due soggetti. Consegnati i soldi e ricevuti i finti preziosi i due truffatori, con una scusa, si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. Solo in quel momento sono iniziati a sorgere i primi dubbi nell’anziano che portatosi presso una gioielleria di fiducia ha avuto conferma che era stato truffato. All’interno degli Uffici della Questura di Ragusa la vittima ha visionato un album fotografico riconoscendo senza ombra di dubbi i tre soggetti che erano stati provvidenzialmente fermati qualche giorno prima dai poliziotti delle Volanti.

Ragusa Ibla, compie atti osceni in presenza di una quattordicenne

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I carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato un giovane per atti osceni aggravati. Qualche giorno fa, una ragazzina stava rincasando quando è stata avvicinata da uno sconosciuto. S’è voltata e ha visto a breve distanza da lei un ragazzo con i pantaloni abbassati. La ragazza, che era quasi sulla soglia di casa, ha iniziato a urlare, richiamando l’attenzione della propria nonna che era in casa. Lo sconosciuto si è quindi ricomposto ed è scappato. Con l’aiuto della piccola malcapitata i carabinieri hanno stilato un “identikit” dell’uomo, acquisito le registrazioni di un impianto di videosorveglianza poco distante e scoperto che alla stessa ora un giovane perfettamente corrispondente sia per fattezze del volto che per abbigliamento, ha parcheggiato un’auto blu, è sceso a passo lesto in direzione dell’abitazione della giovinetta e poco dopo è ritornato indietro di corsa, salito in auto, s’è allontanato a grande velocità. In poco tempo è stato individuato: un ventiquattrenne di Ragusa che già aveva avuto analoghi comportamenti sia in città che a Chiaramonte Gulfi, dove non può rimettere piede perché i carabinieri del luogo lo hanno proposto per un foglio di via con divieto di ritorno triennale. Convocato in caserma e messo davanti alle proprie responsabilità il giovane, un operaio ragusano, ha confessato.

Allarme bomba all’ufficio postale di Santa Croce Camerina

DSC02735I Carabinieri sono intervenuti sabato mattina presso l’ufficio postale dove il direttore, all’atto di aprire stamani al pubblico, aveva trovato sulla porta una grossa busta gialla recante il destinatario ma con il mittente illeggibile. I militari, prima di aprire il plico, hanno visionato le registrazioni della videosorveglianza e scoperto che un uomo aveva provato a infilare la busta nella cassetta della posta ma, non riuscendovi per motivi di spazio, l’aveva lasciata davanti alla porta insieme a una banconota da venti euro. I carabinieri, usando le cautele del caso, hanno aperto il plico che conteneva una ciotola di vetro con all’interno fiori di mandorlo e una cartolina scritta in tedesco.

I militari infine sono riusciti a rintracciare il mittente e a convocarlo in caserma. Egli ha riferito che era arrivato ad orario di chiusura e aveva pensato di lasciare lì la busta coi soldi affinché gli addetti al servizio postale provvedessero alla spedizione.

CHIARAMONTE GULFI. I CARABINIERI RINVENGONO IL CADAVERE DI UN UOMO DI 44 ANNI

 

Carabinieri_Chiaramonte Gulfi (RG)Nella tarda serata di giovedì,  a Chiaramonte Gulfi, i Carabinieri su segnalazione al 112 da parte dei parenti che non lo vedevano da diversi giorni, hanno rinvenuto all’interno della propria abitazione di Contrada Rossa il cadavere di un 44enne del posto, S. G. Dopo che i militari hanno effettuato i rilievi tecnico-scientifici e hanno sentito parenti e amici per meglio lumeggiare sulla vicenda, è intervenuto il medico legale di turno, dott. Giovanni Di Vita, che ha ispezionato il cadavere e ha ricondotto il decesso dell’uomo a verosimili cause naturali: la salma è stata messa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott. Andrea Sodano, per i provvedimenti di competenza.

Fermano la figlia per furto e lei aggredisce le commesse: denunciate dai carabinieri

carabinieri (2) (1)I carabinieri di Ragusa hanno denunciato due donne per furto e lesioni. Da un noto negozio di scarpe del capoluogo è arrivata al 112 una telefonata per segnalare un furto di un paio di scarpe da parte di una minore. La centrale operativa provinciale ha immediatamente mandato una pattuglia sul posto. Mentre i carabinieri arrivavano però la situazione è precipitata. La giovane ladruncola, una minorenne comisana, era uscita dalle casse facendo suonare l’allarme. Raggiunta da una delle commesse è stata ricondotta dentro e invitata a riconsegnare le scarpe non pagate che erano nella borsa. Nel frattempo è stata fatta accomodare in ufficio, in attesa dell’arrivo dei carabinieri. Nell’ufficio, però, la giovane si è sentita poco bene accasciandosi a terra. Due commesse sono accorse in suo aiuto. A questo punto il colpo di scena, due donne che erano con la minore ma che fino a quel momento non si erano fatte avanti si sono avvicinate, e una, che poi s’è scoperto essere la madre, ha afferrato una delle commesse per il collo scagliandola contro il muro. Alla seconda commessa, intervenuta per liberare la prima, ha mollato un pugno al volto colpendole lo zigomo. Quindi sono arrivati i carabinieri che hanno riportato la situazione alla calma, raccolto le denunce e le testimonianze, identificato la donna e la figlia Quest’ultime sono state denunciate, rispettivamente, alla procura della Repubblica di Ragusa per lesioni e alla procura per i minorenni di Catania per furto aggravato.

Carabinieri contro lo spaccio di droga: due arresti

BLUNDO SIMONEI militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato due vittoriesi per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’altra sera, intorno alle dieci, i carabinieri di Santa Croce stavano svolgendo un posto di controllo nei pressi di Punta Braccetto. Tale località, infatti, soffre in maniera altalenante della presenza di spacciatori che approfittano della poca presenza di persone nei mesi invernali per passare inosservati. Uno dei luoghi “migliori” dove svolgere posti di blocco e controllo è proprio quella zona tra la SR25 e la SP85. L’area ricade nel comune di Ragusa, sebbene sia molto più vicina al centro di Santa Croce nonché sotto la competenza territoriale di quel comando Stazione Carabinieri. I militari hanno visto sopraggiungere una due volumi di marca francese con due uomini a bordo e hanno deciso di fermarla. Dal controllo dei documenti è emerso che entrambi avessero avuto pendenze con le forze di polizia sia per spaccio che per traffico di droga. A questo punto i due carabinieri hanno deciso di ispezionare minuziosamente il veicolo. Nel porta oggetti centrale, in un pacchetto di caramelle, i militari hanno trovato un involucro con due grammi e mezzo di cocaina che dalla forma e dal confezionamento appariva di elevata qualità. I due, Mirko Ballarò, 31enne operaio vittoriese e Simone Blundo, 34enne vittoriese libero professionista, sono stati quindi arrestati per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazione di Vittoria e Scoglitti. I carabinieri di Santa Croce sospettano che i due stessero venendo da Scoglitti per andare a Santa Croce a portare la “coca” a qualche acquirente che l’aveva ordinata “a domicilio”. Dopo le decine di arresti operati dai carabinieri di Ragusa e Santa Croce tra dicembre e gennaio, infatti, pare cha nel centro camarinense sia impossibile trovare della cocaina.

OPERAZIONE “DRUGHI”, ARRESTATO IL CAPO DELLA BANDA

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Catturato anche il capo della banda di rumeni che, nel mese di marzo 2015, in un casolare situato nelle campagne di Marina di Ragusa, agendo con lo stile della banda dei “Drughi” del film “Arancia Meccanica”, compì una rapina ai danni di una coppia di loro connazionali, residenti in un casolare di campagna. I Carabinieri hanno arrestato Calin Vasile, cittadino rumeno di anni 38, da anni residente a Vittoria, ove ha accumulato numerosi precedenti penali, soprattutto per reati contro il patrimonio, tanto da essere sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Dalle indagini è emerso che era il capo della banda di feroci rapinatori e stupratori. Era la sera del 6 marzo 2015, verso le otto di sera, quando quattro individui con il volto travisato e armati di bastoni, spranghe e un fucile, facevano irruzione in un casolare nelle campagne di Marina di Ragusa, abitato da un coppia agricoltori rumeni, aggredendo brutalmente le povere vittime, per le quali iniziava un vero e proprio incubo, durato circa venti interminabili minuti, durante i quali venivano selvaggiamente picchiati a bastonate, a tal punto che l’uomo perdeva i sensi, con i malviventi che, dopo aver messo a soqquadro l’abitazione, s’impossessavano di  preziosi, denaro contante e telefoni cellulari e, prima di fuggire, esplodevano anche un colpo di fucile. Nel corso della rapina, però, i rapinatori non ci accontentavano di razziare tutto quello che trovavano nella povera casa, ma decidevano anche di compiere una violenza sessuale nei confronti della donna. Dapprima furono arrestati 3 componenti della banda di  rapinatori, ossia i cittadini rumeni Ciubotaru Florin, 28enne incensurato, Maftei Paul Emilian, 35enne pregiudicato, e Sandu Florin, 30enne pregiudicato, che si trovano ancora detenuti presso la casa circondariale di Ragusa.

SBARCO A POZZALLO DI 367 MIGRANTI

 

DSC_0013Sbarcano in 367: erano a bordo di 3 gommoni salpati insieme dalla Libia. Fermati 5 scafisti, due dei quali  di appena 16 anni. Gli scafisti fermati sono tre africani originari di Senegal, Mali e Gambia. I migranti provengono da diversi paesi del centro africa. E’ stata la nave  “Cigala Fulgosi” della Marina Militare Italia ad avvistare  un gommone con 127 migranti di cui 120 uomini-6 donne ed 1 minore;  poi è stato avvistato  un altro gommone con a bordo 121 persone, dei quali 114 uomini e sei donne ed infine è stato recuperato quello con 115 clandestini dei quali 111 uomini e 4 donne.  La nave militare con a bordo i migranti è giunta a Pozzallo alle 10 di mercoledì. Molte le donne in stato di gravidanza, molti i minori. La Polizia Scientifica ha lavorato senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record sono stati identificati tutti migranti approdati. Erano salpati dalla Libia nello stesso momento e dalla stessa spiaggia, così hanno riferito i migranti. Il viaggio è costato quasi 1.000 dollari e gli scafisti si sono arruolati, offrendo la loro opera agli organizzatori libici, trafficanti di esseri umani. Dopo poche ore di navigazione hanno chiamato i soccorsi e sono stati salvati dalla nave militare italiana impegnate nelle acque internazionali per l’emergenza migranti.

COPERTI, IN ATTESA DELLA RIMOZIONE, 11 IMPIANTI PUBBLICITARI ABUSIVI

IMG_4598La Polizia Municipale di Ragusa ha provveduto alla copertura di undici impianti pubblicitari  6×3 ubicati in Viale Europa, via A.Fanfani, via A.Moro, via E. Fieramosca, via Mongibello, slargo via Forlanini e via Plebiscito. Le ditte che hanno installato detti impianti, a seguito di accertamenti presso gli uffici tecnici competenti, sono risultate infatti sprovviste di autorizzazione e quindi sanzionate secondo le norme del codice della strada. Essendo tali strutture installate su suolo pubblico, sono tutti suscettibili di rimozione forzata da parte della Pubblica amministrazione che porrà in essere tale provvedimento, con spese a carico delle ditte proprietarie, nel caso in cui i proprietari non provvedano direttamente. “Gli interventi posti in essere dall’apposita unità operativa in forza al Comando di P.M. – dichiara il Vice sindaco con delega alla Polizia Municipale, Massimo Iannucci – mirano al rispetto della normativa in materia di pubblicità e decoro urbano. Per questo motivo gli uffici competenti continueranno le operazioni di controllo su tutti gli impianti pubblicitari presenti nel territorio”.

Due incidenti stradali: feriti due giovani, uno fa un volo di 18 metri

incidente Via NazionaleEntrambi gli incidenti si sono verificati a Modica. Un 15enne R.B., a bordo di una bicicletta, proveniente da Piazzale Baden Powell, non si è fermato allo stop proprio quando, nel frattempo, sopraggiungeva un’autovettura dal senso di marcia con diritto di precedenza. Il ragazzino è stato sbalzato a qualche metro di distanza dal punto d’impatto mentre l’utilitaria ha riportato seri danni. Il giovane trasportato all’Ospedale Maggiore è stato successivamente dimesso con una prognosi di cinque giorni. Altro incidente giovedì mattina sempre con un ciclomotore condotto dal 18enne M.M., che si è scontrato, in Via Nazionale, all’intersezione con Via del Campo Sportivo, con un’autovettura Polo condotta da O.E. di 25 anni. Il giovane era diretto in centro quando l’auto, improvvisamente, circolando in direzione Modica Sorda ha tagliato la strada imboccato Via del Campo Sportivo. Lo scooterista ha fatto un volo di quasi diciotto metri. Soccorso è stato trasportato al Pronto Soccorso. La prognosi di due settimane. I rilievi sono stati effettuati, in entrambi i casi, dal Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale che sta in queste ore ricostruendo le due dinamiche per stabilire le responsabilità.

CATTURATO ESTORTORE IN AZIONE A MODICA

CANIGLIA MARIO MAURIZIO 19.09.1976 FRANCOFONTEArrestato Mario Maurizio Caniglia, 40 anni di Francofonte, residente a Modica, responsabile di estorsione ai danni di un commerciante, che lo ha denunciato alla Polizia, rappresentando  di essere stato avvicinato dall’uomo che, dietro la minaccia di arrecare gravi danni del suo negozio, aveva iniziato ad estorcergli denaro. La vittima ha anche riferito di aver subito il danneggiamento di un furgone e altre richieste dello stesso tenore, che si concretizzavano con la cessione, in aggiunta ai soldi, anche di oggetti che lo stesso aveva in vendita presso il proprio negozio. L’arrestato aveva finanche inviato la moglie presso la vittima a prelevare della merce senza pagarne il corrispettivo. La Polizia ha predisposto un appostamento nei pressi dell’esercizio commerciale preso di mira, ove veniva installata una telecamera per monitorarne l’incontro, giacché l’uomo preannunciava al commerciante il suo arrivo proprio nel pomeriggio di martedì. Le riprese hanno certificato l’avvenuta estorsione e i poliziotti sono riusciti a bloccare il malvivente ancora con il denaro in tasca, mentre era nel piazzale antistante l’esercizio in questione. Caniglia è stato rinchiuso in carcere.

Operazione “postepay” sgominata  un’organizzazione responsabile di centinaia di truffe in danno di commercianti e tabaccai della Sicilia

downloadMercoledì mattina i Carabinieri della Compagnia di Modica hanno arrestato 5 persone per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di commercianti e tabaccai della Sicilia. Gli arrestati sono i catanesi: Pasquale Bellia, classe ’61,  pregiudicato,      Antonio Santonocito, classe 1983, pregiudicato, entrambi trasferiti in carcere; e Daniele Compagnini, classe ’85, incensurato, Cettina D’Agata, classe ’83, incensurata, Gianluca Alaimo, classe ’94, incensurato, sottoposti agli arresti domiciliari. L’indagine era scattata a seguito delle querele e dai riconoscimenti effettuati da parte delle persone offese e dagli accertamenti svolti sulle carte “Postepay” utilizzate per truffare le vittime. La serie di truffe, tutte con il medesimo modus operandi, erano avvenute non solo in tutto il territorio ragusano, in particolare, a Pozzallo, Scicli, Scoglitti, Vittoria e Modica, ma anche in altre province della Sicilia. Due dei soggetti, alternativamente, si recavano presso l’attività prescelta (solitamente tabaccai, ricevitorie e bar) e, dopo aver atteso il momento giusto per compiere la truffa, quando ad esempio vi era molta gente, chiedevano all’esercente di caricare la Postepay per importi tra i 500 e 600 euro. Una volta ottenuta la ricarica, al momento di pagare, chiedevano di poter corrispondere la somma con  una carta bancomat, ben consapevoli del fatto che il sistema Sisal non accetta i pagamenti tramite Pos, ma solo in contanti. A questo punto, fingendo di non essere a conoscenza di tale circostanza, l’autore della truffa rassicurava il gestore dell’esercizio commerciale dicendogli che si sarebbe recato presso il più vicino bancomat per prelevare la somma necessaria. Ma, una volta usciti dall’attività si davano alla fuga, omettendo quindi di versare il corrispettivo della ricarica ricevuta. Talvolta, lasciavano in pegno ai gestori un documento falso o una fotocopia illeggibile. Per poter acquisire gli elementi probatori è stata sequestrata presso gli uffici postali interessati tutta la copiosa documentazione dei movimenti effettuati sulle carte postepay degli indagati, per risalire agli esercenti truffati. I profitti illeciti ricavati dagli indagati potrebbe ammontare a decine di migliaia di euro. Le indagini proseguono per risalire ad altre vittime che, per vari motivi,  non hanno sporto ancora denuncia. I carabinieri, infatti, invitano coloro che avessero subito analoghi reati a recarsi in caserma per denunciare i fatti e di stare attenti in futuro, diffidando da coloro che dovessero presentarsi per effettuare ricariche con lo stesso modus operandi.

PLURIPREGIUDICATO FINISCE IN CARCERE PER UNA VIOLAZIONE FISCALE

TINGHINO Giuseppe Con logoUn noto pregiudicato comisano responsabile di reati commessi negli anni nelle provincie di Perugia, Reggio Calabria, Palermo, Milano, e nelle città di Niscemi, Francofonte, Napoli nonché Vittoria, è finito in carcere. Si tratta di Antonio Giuseppe Tinghino, di 45anni. Deve espiare circa cinque anni di pena detentiva per spaccio di sostanze stupefacenti, rapina aggravata, estorsione, La misura restrittiva è scattata in quanto dal cumulo delle pene è stata superata la soglia prevista per legge per poter godere di misure alternative. La beffa è scaturita da una condanna a due anni ricevuta dallo stesso per violazione delle norme relative al mancato versamento dell’iva. Quindi nonostante la gravità di reati commessi nel tempo il Tinghino è andato in carcere per non aver considerato due anni di pena relativa ad evasione fiscale. Ora è in carcere a Ragusa.

In tilt i passaggi a livello di tutta la tratta ferroviaria Acate Vittoria

2 (5)Durante la notte scorsa era stata la sala operativa di Rete Ferroviaria Italiana di Palermo a lanciare l’allarme di anomalia di funzionamento di tutti i passaggi a livello della tratta ferroviaria Vittoria-Acate. Dal  primo sopralluogo effettuato dai tecnici reperibili delle Ferrovie e dalle pattuglie del Commissariato di Polizia di Vittoria consentiva si è capito che erano stati asportati più di 1000 metri di cavo di rame di diversa tipologia e sezione a partire dal chilometro 263 e fin oltre il chilometro 264 della tratta ferroviaria Siracusa-Licata, comportando ciò il mancato funzionamento dei numerosi passaggi a livello nel tratto Vittoria-Acate. Le indagini condotte dalla Polizia hanno consentito di individuare due romeni con numerosi precedenti per reati analoghi, sorpresi a bordo della loro autovettura mentre trasportavano nel cofano i cavi di rame già spellati dalla guaina isolante. Si tratta di un 36enne e di un 34enne, entrambi residenti ad Acate. Sono stati trovati in possesso degli “attrezzi di lavoro”, badili, tronchese, coltelli, che sono stati sequestrati. I cavi di rame, benché resi inservibili, sono stati riconosciuti dai tecnici delle ferrovie. I due sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa per il reato di ricettazione in concorso.

Danneggia auto in sosta e fugge. Automobilista rintracciato dalla Polizia Locale di Modica

 

comando-polizia-municipale-modica-600x300-e1421323925323Aveva danneggiato un’utilitaria che la proprietaria aveva lasciato in sosta per la notte. A distanza di tre settimane circa, il Nucleo di Polizia Giudiziaria le ha reso giustizia rintracciando il veicolo che si era allontanato senza lasciare un recapito. La donna, una rumena residente a Modica, N.Z., 60 anni, aveva lasciato il veicolo in sosta, una Lancia Y, in Via Crollalanza, nel centro cittadino, lo scorso 24 gennaio. La mattina successiva aveva trovato il suo mezzo danneggiato ed aveva presentato una denuncia alla Polizia Locale. Dalle indagini è risultato che si trattava di un veicolo di colore giallo e che l’impatto era avvenuto intorno all’una della notte. Sono state visionate alcune registrazioni di videosorveglianza dalle quali è emerso che si trattava di una Fiat Punto cabriolet di colore giallo, anche se non era visibile potere leggere il numero di targa del mezzo investitore. L’uomo, dopo una serie di ricerche ed accertamenti, è stato rintracciato ed ha ammesso le sue responsabilità. L’interessato è stato messo in contatto con la donna danneggiata che, a questo punto, potrà essere risarcita. Grazie a questi accertamenti, la polizia locale di Modica le ha reso giustizia.

ARRESTATO AD ACATE BURADA MIHAI

burada mihai cl. 1978

I Carabinieri, nella serata di sabato, in occasione di alcune perquisizioni domiciliari in Contrada Macconi, hanno arrestato, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, il 37enne rumeno Burada Mihai. L’esecuzione impone al pregiudicato di scontare la pena residua di 3 anni e 6 mesi di reclusione, dal momento che è stato giudicato colpevole del reato di furto aggravato, commesso nel 2007 in territorio ipparino. Il rumeno è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

Rissa a Scicli, tre tunisini arrestati

BEN SALEM WISSEMLa scorsa notte i Carabinieri, in via Dante Alighieri, trovati tre soggetti stranieri che se le stavano dando di santa ragione, sono intervenuti per sedare la rissa e bloccare i protagonisti, Ben Salem Wissem e Rhouma Saber di 29 anni, Hadj Ali di 48 anni. Nel corso della rissa i tre magrebini si sono affrontati con particolare ferocia, prendendosi a calci e pugni, tanto che uno di essi è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso di Modica, dove è stato giudicato guaribile in 10 giorni per diverse ferite al volto e all’occhio. L’intervento dei Carabinieri ha scongiurato il peggio: i tre tunisini avevano anche bevuto e uno di essi è stato trovato in possesso di un grosso coltello da cucina. I tre stranieri sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa.

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