21-02-2016
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Crisi agricola, nuovo incontro tra il sindaco e i rappresentanti del comparto. Nicosia: “pronti anche alla mobilitazione nazionale”

 

Foto-intervento-Cracolici-a-Vittoria-800x445Il sindaco, Giuseppe Nicosia, al termine della fiaccolata che ha avuto luogo martedì  pomeriggio in città su iniziativa del gruppo Rinnovamento dello Spirito, ha incontrato i rappresentanti del comparto agricolo e degli studenti, promotori della manifestazione di protesta dello scorso sabato al mercato ortofrutticolo. “Abbiamo convenuto tutti insieme – dichiara il primo cittadino – di instaurare un serrato e continuo confronto per monitorare le attività della vertenza. È stato ritenuto poco conducente e proficuo, anche da parte di chi sabato aveva proposto di organizzare una trasferta a Palermo in occasione della visita del ministro Martina, attuare un’iniziativa a Palermo che veda protagonista la sola città di Vittoria, mentre invece, per l’importanza della piattaforma e per rivendicare maggiore attenzione da parte del governo nazionale, giudichiamo più utile decretare lo stato di agitazione permanente e lavorare per il coinvolgimento di tutti i Comuni siciliani a vocazione agricola. Se non dovessero arrivare in tempi stretti le risposte alle sollecitazioni partite sabato scorso dal mercato ortofrutticolo, siamo pronti a dare vita ad una manifestazione di carattere nazionale che potrebbe arrivare fino a Roma”.

Crisi agricola, domani al Mercato di Vittoria l’assessore regionale Cracolici.

FullSizeRenderL’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, ha accolto l’invito dell’amministrazione comunale e questo sabato 13 sarà a Vittoria per incontrare i produttori agricoli, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, i sindaci della fascia trasformata e i parlamentari regionali della provincia iblea, assieme ai quali discuterà delle misure da adottare per aiutare il comparto agricolo ad uscire dalla grave crisi che lo ha colpito. Al mercato ortofrutticolo, dove da giorni è in corso una manifestazione di protesta del comparto agricolo.

Agricoltura: il senatore Giovanni Mauro promuove un provvedimento per una moratoria dei debiti degli agricoltori

Crisi-agricola-immagine-simbolica-300x279“Sto predisponendo un provvedimento che porti al blocco immediato delle cartelle esattoriali e di tutte le richieste di pagamento provenienti da pubbliche amministrazioni. Una moratoria per salvare le aziende da una crisi, quella agricola, figlia di accordi internazionali scellerati, del clima e della mancanza di una strategia di settore sia a livello nazionale che regionale”. Lo annuncia il senatore di Forza Italia nel gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Giovanni Mauro, che interviene sulle manifestazioni di protesta di questi giorni degli agricoltori siciliani. “L’Europa difende i giganti dell’acciaio stigmatizzando la concorrenza ‘sleale’ dei produttori cinesi e condanna a morte i nostri agricoltori, giustificando e sminuendo l’eccesso di importazione di prodotti agricoli dalla fascia mediterranea dell’Africa. Visto anche che l’Europa non tutela al meglio il made Italy, vedi gli ultimi casi sull’etichettatura dei vini e sulla commercializzazione di pomodori belgi etichettati come San Marzano, è ancora più urgente sostenere i nostri agricoltori con la moratoria dei debiti verso la pubblica amministrazione. La politica italiana si compatti su questo tema, non può avere sulla coscienza una tragica fine del settore, fondamentale tra l’altro per l’economia siciliana. La Regione Siciliana- conclude il senatore Mauro – si attivi immediatamente, dunque, per la dichiarazione dello stato di crisi per il comparto agricolo. Non vorrei che l’Europa ci faccia presto mangiare scarafaggi di Pechino invece che pomodorini di Pachino”.

Venerdì nella sede di Progetto Natura l’assessore regionale all’Agricoltura Cracolici

Agricoltura-in-Sicilia-l-assessore-Cracolici-e9b70b270454d2fde778845202ec04ecSi chiama “Contaminiamo.ci” il nuovo progetto promosso a livello nazionale dall’Unione Cna Alimentare, con l’obiettivo di puntare alla creazione di una rete di imprese e di associazioni per la promozione dell’agroalimentare siciliano. In una fase difficile e complessa sul fronte della tutela e della diffusione dei prodotti isolani, il progetto punta a fornire delle risposte interessanti, frutto di uno studio accurato sul settore,. Le peculiarità e i contenuti del progetto saranno illustrati nel corso di un convegno in programma venerdì 12 febbraio, a partire dalle 18,30, nella sede della cooperativa Progetto Natura, situata nella zona industriale terza fase, viale 22 n. 10, a Ragusa. Per l’occasione è previsto l’intervento dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Antonello Cracolici. Parteciperà anche il responsabile nazionale dell’Unione Cna Alimentare, Gabriele Rotini, che avrà il compito di introdurre i lavori. Relazioneranno: Giovanni Capuzzello, referente proprio di Progetto Natura, cooperativa produttrice del Ragusano Dop; Gianpaolo Guidara, rappresentante del salumificio dei fratelli Guidara, produttore del Salame Sant’Angelo di Brolo Igp; Giovanni Greco, presidente della Cva di Canicattì, cooperativa produttrice di Vini siciliani Doc e Igp. Interverranno anche Giuseppe Occhipinti, presidente regionale Legacoop Agroalimentare, e Mario Filippello, segretario regionale Cna Sicilia.

“RAGUSANO DOP”, PRESENTATA LA NUOVA CAMPAGNA DI CASEIFICAZIONE

ragusano dopPresso la sede della “OP.Progetto Natura” il Presidente del Consorzio Ragusano Dop, Giuseppe Occhipinti, con a fianco il direttore Enzo Cavallo ed il rappresentante del Corfilac Guglielmo Portelli, hanno incontrato i giornalisti per presentare la nuova campagna di caseificazione del formaggio storico degli Iblei. Erano presenti Salvatore Cascone e Giovanni Capuzzello della cooperativa  “Progetto Natura”.  “Il Consorzio – è stato detto – è impegnato a gestire il dopo Expo in modo tale da poter rispondere al meglio ed al massimo  alle esigenze del mercato e della grande distribuzione organizzata e soprattutto dei consumatori. Il “ragusano dop” è abbastanza apprezzato in tutto il mondo e bisogna fare di tutto per  adeguare l’offerta di tale formaggio alle potenziali possibilità del mercato globalizzato”. Il Consorzio ha pianificato una serie di azioni per puntare a risultati utili agli imprenditori ed al territorio anche in armonia con le scelte del Mipaaf che ad Expò ha siglato un accordo con la grande distribuzione organizzata per assicurare  la presenza di  “isole delle dop” in tutti i supermercati a garanzia dei produttori e soprattutto dei consumatori.

Mercato ortofrutticolo di Vittoria, da lunedì in vigore i nuovi orari

mercato-ortofrutticoloEntreranno in vigore lunedì 18 gennaio i nuovi orari di commercializzazione al Mercato ortofrutticolo. L’ingresso dei produttori avverrà dalle 6 alle 14, quello dei commissionari dalle 7 alle 14, quello dei camion e delle merci dalle 8 alle 14. Unica eccezione il venerdì, giornata in cui l’apertura antimeridiana avverrà dalle 6 alle 12.30 ed è prevista anche un’apertura pomeridiana dalle 16 alle 18.

TROMBA D’ARIA A SANTA CROCE

100_5272L’ennesima scure si abbatte sul territorio di Santa Croce flagellato, il giorno dell’epifania, da una violenta tromba d’aria che ha distrutto 45 mila metri quadrati di serre in produzione, in contrada Sughero, compromettendo i due terzi della produzione di melenzane, pomodoro e zucchine. L’ufficio provinciale all’ agricoltura e la condotta agraria sono al lavoro per raccogliere le segnalazioni delle aziende e trasmettere i documenti in assessorato a Palermo. “Nella giornata di lunedì i nostri funzionari faranno i sopralluoghi nelle aree colpite dalla tromba d’aria –spiega il dirigente dell’ufficio provinciale all’agricoltura, Giorgio Carpenzano -; gli uffici e il nostro personale è al lavoro per raccogliere qualunque tipo di segnalazione. Mi preme ricordare che gli eventi calamitosi, nel caso specifico la tromba d’aria, rientrano nella fattispecie del piano assicurativo nazionale. Dunque le aziende che hanno stipulato la polizza assicurativa potranno richiedere gli indennizzi”. La richiesta di  stato di calamità naturale potrà dare uno spiraglio alle imprese danneggiate? “Assolutamente no – aggiunge il dirigente dell’Upa -, per questo genere di fenomeni atmosferici, che rientrano nel piano assicurativo nazionale, non si possono attivare le istanze previste dalla legge 102 con il fondo di solidarietà nazionale”. “Il nostro invito alle aziende – continua Carpenzano – è di stipulare la polizza per gli eventuali danni che si potranno verificare nel futuro”. Il gruppo agricoltori parla di un fenomeno allarmante con buona parte della produzione distrutta. “I danni sono ingenti – commenta Guglielmo Occhipinti, portavoce del gruppo agricoltori di Santa Croce -, non solo le strutture danneggiate ma anche il mancato reddito in un momento clou per la raccolta degli ortaggi. Tante aziende hanno la struttura seriamente danneggiata con i teli in plastica strappati dalla furia del vento e le paline in legno distrutte. Le piantine e il pomodoro in produzione sonio rimasti schiacciate dal peso dell’impianto”. “La nostra proposta, come gruppo agricoltori, è semplice  – precisa  Occhipinti -: istituire un fondo di solidarietà, un capitolo cosidetto di emergenza, ritagliando una parte delle quote delle tessere associative delle organizzazioni agricole e destinarlo per le cosidette emergenze o calamità naturali. Si potrebbero, in poco tempo, risolvere due problemi: fare pagare le quote a tutti gli iscritti alle confederazioni e risarcire una parte dei danni subiti alle aziende”. “Una proposta operativa – conclude il portavoce del gruppo agricoltori  – che giriamo alle organizzazioni agricole, alla Coldiretti, alla Cia e Confagricoltura, e ai loro rappresentanti”.

IL NUOVO SISTEMA DELLE AUTORIZZAZIONI NEI VIGNETI, UN CONVEGNO A RAGUSA

vignetiE’ nella provincia in cui si trova l’unica Docg del Meridione, con il famoso Cerasuolo di Vittoria Docg, che Confagricoltura ha scelto di confrontarsi su di un tema di grande attualità e che interessa il comparto vitivinicolo siciliano. Dal primo gennaio di quest’anno, infatti, è entrato in vigore il nuovo sistema di gestione del potenziale vitivinicolo. Queste nuove linee guida implicano la cancellazione del sistema dei diritti per passare ad un sistema di autorizzazioni all’impianto che saranno gratuite, non trasferibili e della durata di tre anni. Confagricoltura Ragusa ha voluto promuovere per il prossimo 7 gennaio a partire dalle ore 9, un importante momento di confronto che si svilupperà all’interno di un’area vocata proprio alle produzioni vitivinicole. Incontrando la piena disponibilità della fiorente azienda Feudo Arancio, che ospiterà l’appuntamento convegnistico nei propri locali di contrada Torrevecchia, nel territorio comunale di Acate, al confine con quello di Vittoria, Confagricoltura Ragusa è riuscita ad ottenere la disponibilità di due relatori d’eccezione. Interverranno infatti Felice Assenza, direttore generale delle Politiche Internazionali e dell’Unione Europea presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Vincenzo Lenucci, direttore dell’area economica e del centro studi di Confagricoltura nazionale. Tra i relatori anche Massimo Maggio, presidente del Consorzio Cerasuolo di Vittoria mentre ad aprire sarà Sandro Gambuzza, presidente di Confagricoltura Ragusa.  “Queste nuove disposizioni – spiegano Sandro Gambuzza e Giovanni Scucces, rispettivamente presidente e direttore di Confagricoltura – sostituiscono il regime di limitazione agli impianti viticoli e permetterà così il rilascio di nuove autorizzazione per l’impianto di nuovi vigneti ma anche per i reimpianti e per convertire e utilizzare i vecchi diritti di reimpianto in possesso dei produttori”. Le Regioni svolgeranno l’istruttoria e rilasceranno le autorizzazioni entro il 1 giugno di ogni anno sulla base di una lista delle richieste ammissibili definita a livello nazionale. Novità anche per le domande relative alle autorizzazioni al reimpianto di superfici estirpate dopo il 1 gennaio 2016. Possono essere presentate alla Regione competente in qualunque momento dell’anno fino alla fine della seconda campagna viticola successiva all’estirpazione. Il convegno di giorno 7 gennaio permetterà pertanto di conoscere più da vicino tutti gli aspetti normativi ma consentirà anche di approfondire la questione relativa ai nuovi finanziamenti comunitari, pari a 336 milioni di euro l’anno, dedicati al comparto vitivinicolo sia per gli investimenti che per la promozione.

SPERIMENTAZIONE ORARIO APERTURA MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA

logo mdaInterviene sull’argomento il presidente del Movimento diritti agricoli, Rosario Giudice, che scrive: “Il periodo di sperimentazione del nuovo orario di commercializzazione delle merci presso il Mercato ortofrutticolo di Vittoria volge al termine. La riduzione delle ore di attività ha dato risultati positivi e incoraggia a proseguire nella medesima direzione”. Il  Movimento per i Diritti Agricoli di Vittoria che riunisce gran parte dei produttori agricoli della fascia trasformata iblea aggiunge: ” In tutti i mercati italiani, la commercializzazione avviene nelle ore della mattinata. L’allineamento dei nostri orari con quelli di pressoché tutti i mercati italiani, rende più competitivi i prezzi delle nostre merci. I dati dell’ultimo mese di attività del mercato sono confortanti. Dopo il 6 gennaio – concludono gli esponenti del Movimento diritti agricoli – occorre decidere se proseguire o tornare indietro. Siamo convinti, come tutti gli altri operatori, che la strada imboccata è quella giusta e che tornare indietro sarebbe un grosso errore”.

SOSTEGNO ALLE AZIENDE AGRICOLE DI SAN GIACOMO

Mario Chiavola (1)“Dopo che già il consorzio di bonifica provinciale di Ragusa era intervenuto per dare una mano alle aziende agricole ricadenti in comunità montana o collinare di San Giacomo Bellocozzo, riducendo gli oneri idrici, ora anche l’Amministrazione comunale ha voluto fornire un segnale garantendo un contributo, pari a 27.500 euro, all’Aras, l’associazione regionale allevatori, da ripartire alle aziende come ristoro per le spese sostenute ai fini del consumo dell’acqua”. A sottolinearlo è il consigliere comunale Mario Chiavola il quale mette in luce che già sull’argomento il gruppo consiliare del Pd, in fase di approvazione del Bilancio, si era speso presentando un emendamento che, però, non era passato in quanto non aveva ricevuto i voti favorevoli della maggioranza grillina. “Ci fa piacere, quindi, che adesso – continua Chiavola – anche se a qualche settimana di distanza dal nostro suggerimento, l’Amministrazione comunale abbia deciso di invertire rotta e di intervenire per aiutare aziende agricole ormai a un passo dal collasso. Tra l’altro, le stesse potranno accedere al contributo, commisurato all’entità del fondo stanziato, dietro presentazione di apposita documentazione giustificativa rispetto alla spesa sostenuta, per gli anni 2013, 2014 e 2015. Si tratta di un importante riconoscimento in un momento assolutamente complesso per l’intero comparto”.

LA CAMERA DI COMMERCIO DI MARSIGLIA INCONTRA IL MONDO LATTIERO CASEARIO DI RAGUSA

IMG-20151124-WA0007 (2)Il Corfilac ha realizzato un corso di formazione sul Marketing e la valorizzazione dei prodotti lattiero caseari di nicchia per un gruppo di egiziani della Camera di Commercio di Marsiglia, nell’ambito del progetto Lactimed. Gli operatori egiziani hanno incontrato il mondo lattiero caseario ragusano, prima, attraverso l’Associazione Allevatori di Ragusa, nella figura del Dott. Belluardo, il quale ha fornito loro delle informazioni sulle razze bovine da latte siciliane e sulle procedure per l’importazione degli animali dall’Italia, poi attraverso una serie di visite aziendali del territorio quali Progetto Natura e Qualità e Magazzé per l’allevamento di bufali. Il corso ha posto le basi per delle future iniziative di tipo formativo (tecnico-pratico) e di ricerca, volte al miglioramento della qualità della produzione da latte nei paesi di provenienza.

Una delegazione di allevatori incontra il sottosegretario Faraone

150331111002Incontro del  circolo “Rinascita Democratica” e “Pippo Tuimino” del Pd di Ragusa, e del sottosegretario Davide Faraone con la Coldiretti e l’associazione allevatori di Ragusa. Sono stati affrontati i nodi del comparto e, in particolare, quelli riguardanti il prezzo del latte. Gli allevatori hanno avviato una serie di proteste assieme a Coldiretti e tali proteste potrebbero riunirsi a quelle già presenti in Lombardia e nel resto d’Italia   I Democratici condividono le difficoltà del comparto che rendono insostenibile sopportare i costi per il mantenimento degli standard. Il prezzo del latte è eccessivamente basso e bisogna trovare soluzioni strutturali. Il Pd siciliano, ai suoi massimi livelli, si è fatto carico di affrontare il problema per dare risposta agli allevatori non solo siciliani ma di tutta Italia. L’on. Faraone ha fatto presente che tale problema deve essere affrontato di concerto con il ministro dell’Agricoltura. Non è più tempo di promesse ma di risposte. Saranno fissate delle riunioni con scadenze periodiche per illustrare agli allevatori gli eventuali passi in avanti che di volta in volta saranno compiuti.

Mercato di Comiso, i produttori confermano: l’illegalità domina

10619931_1571770406376332_362438639722203355_oIl Movimento per i diritti agricoli dichiara: ” Restiamo sorpresi dalle dichiarazioni del Sindaco di Comiso che dimostrano quanto all’oscuro sia delle problematiche che riguardano l’agricoltura e i mercati. Abbiamo tante volte denunciato, in quanto produttori agricoli, le irregolarità che avvengono all’interno del mercato di Comiso. Il libero scambio delle merci, notoriamente, viene ostacolato a nostro danno dalle turbative create dall’esercizio della doppia attività cui gran parte dei commissionari sono dediti. Ma non è tutto: a Comiso non esistono regole di ingresso dei vari operatori, tra favoritismi e ingressi anticipati prima degli orari consentiti solo ed esclusivamente ai soliti noti. L’abusivismo è un altro dei fenomeni da combattere, nel rispetto delle leggi e per favorire una leale concorrenza tra gli operatori. Tutto ciò avviene – scrive il movimento per i diritti agricoli – a danno soprattutto dei produttori, perché non esistendo la libera contrattazione e il libero scambio delle merci, non esiste mercato. È ora che la politica si svegli, che chi di dovere faccia rispettare le leggi e i regolamenti che, per quanto concordati, non vengono rispettati. Auspichiamo che il Sindaco intervenga a Comiso, se ne è capace, rendendosi innanzitutto conto di quel che avviene dentro la struttura mercatale senza attendere che sia qualcun altro a renderlo edotto”.

CAMPAGNE RAGUSANE, SFRUTTAMENTO E DEGRADO PER I BRACCIANTI STRANIERI

la_lunga_estate_dei_braccianti2La Cgil interviene dopo il  blitz della Guardia di Finanza in una azienda agricola di contrada Piano stella, ai confini tra Acate e Gela, che conferma il triste fenomeno del capolarato da tempo denunciato dal sindacato agricolo. Scrive la Cgil: “Un titolare di azienda agricola e 4 “caporali” denunciati per violazione delle norme a tutela del lavoro, aggravante dello sfruttamento di donne e minori, reclutamento illegale di manodopera a basso costo 25 – 30 euro al giorno per otto e più ore di lavoro, 44 lavoratori interessati, tutti romeni residenti tra Vittoria ed Acate, di cui 4 minorenni, 20 donne , alcuni totalmente in nero. Misure di sicurezza del lavoro inesistenti, condizioni igienico sanitarie e di abitazione indegni di un paese civile, altro corredo della situazione. Questo accertamento, insieme agli altri che ci sono stati in queste settimane, conferma , meglio di qualunque denuncia il fatto diffuso sulla presenza di aree dello sfruttamento e del degrado presenti in provincia di Ragusa, dove, soggetti, con pochi scrupoli e nessuna coscienza, costruiscono estese forme di violazione contrattuali e di diritti, abbattono i salari, determinando una concorrenza sleale nei confronti degli altri lavoratori e anche verso le altre aziende più controllate. Occorre insistere nel contrastare il malaffare e lo sfruttamento e contemporaneamente agire con misure  legislative di aiuto e sostegno alle imprese che rispettano diritti e contratti “.

L’OLIO TUNISINO PUO’ AFFOSSARE L’OLIVICOLTURA IBLEA DI QUALITA’

download (2)“Una misura sciagurata che mette in ginocchio l’olio d’oliva ibleo di qualità”. Così il presidente di Confagricoltura Ragusa, Sandro Gambuzza , commenta la proposta della Commissione Europea che ha autorizzato l’accesso temporaneo supplementare di olio d’oliva tunisino nel mercato dell’UE, per sostenere la ripresa nell’attuale periodo di difficoltà in cui si trova il Paese. “Ancora una volta – osserva Confagricoltura – ci troviamo a dover subire un provvedimento che penalizza i produttori in nome della politica; in questo caso per proteggere l’economia tunisina a seguito dei recenti attentati terroristici. Non siamo nuovi a provvedimenti del genere, è già capitato recentemente con l’embargo russo  e con le concessioni ulteriori per le arance al Marocco che stanno creando penalizzazioni insostenibili”. “L’olivicoltura Iblea ha compiuto negli ultimi anni notevoli sforzi per raggiungere i livelli di eccellenza qualitativa dell’extravergine Dop “Monti Iblei” ma non è in grado di farsi carico – continua Confagricoltura Ragusa – delle buone intenzioni della Commissione. La Tunisia è già un forte esportatore di olio extravergine d’oliva in Europa con 57 mila tonnellate già previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia. Ora l’arrivo di altre 35 mila tonnellate d’olio d’oliva tunisino, senza dazio, colpisce duramente la produzione italiana già in gravissime difficoltà”. “Sollecitiamo – conclude Gambuzza – il governo e i nostri rappresentanti all’europarlamento ad adoperarsi sulla Commissione perché sia misurato adeguatamente l’impatto del provvedimento sul settore e pervenire all’annullamento delle ulteriori facilitazioni alle produzioni extracomunitarie”.

DAL 12 SETTEMBRE TORNA IN PIAZZA LIBERTA’ A RAGUSA IL MERCATINO SETTIMANALE DELLA COLDIRETTI

imagesDal 12 settembre prossimo fino al 2 luglio 2016, ogni sabato, in Piazza Libertà, dalle 6 alle 14, si terrà il mercatino settimanale “Campagna Amica” dedicato alla vendita di prodotti agricoli. Con apposita determina sindacale il primo cittadino, a seguito di una formale richiesta avanzata al Comune dalla Federazione Provinciale Coldiretti, ha disposto l’autorizzazione per  lo svolgimento del mercatino “Campagna Amica” da parte delle aziende agricole che potranno vendere direttamente ai consumatori i propri prodotti.

ZOOTECNIA RAGUSANA – LA CRISI DEL PREZZO DEL LATTE

100_4050Un litro di latte alla stalla viene pagato 37,50 centesimi, al di sotto dei costi di produzione. Da qui l’esigenza di costituire nel più breve tempo possibile un consorzio di imprese per la trasformazione e la vendita dei derivati. Il prezzo del latte fresco si moltiplica più di quattro volte dalla stalla allo scaffale con un ricarico del 328%, che è esploso nell’ultimo anno per il taglio del 20% nel compenso riconosciuto agli allevatori, mentre il prezzo al consumo tende addirittura ad aumentare. “I dati sono allarmanti – spiega il presidente dell’associazione allevatori, Gianni Campo – vogliamo ridare il giusto reddito alle nostre imprese. Il prezzo del latte viene dettato anche da fattori esterni vedi le quotazioni e il borsino del latte in ambito europeo. La strada da percorrere è quella della valorizzazione dei trasformati, iniziando dal formaggio ragusano Dop, alle mozzarelle, ai derivati”. E la situazione per le stalle rischia di precipitare con il prezzo riconosciuto agli allevatori che non copre neanche i costi di produzione e spinge verso la chiusura migliaia di allevamenti che  dovranno confrontarsi anche con la fine del regime delle quote latte. “Occorre creare un mercato parallelo legato alla commercializzazione e alla vendita dei trasformati –commenta Vincenzo Campo, un giovane allevatore che insieme alla moglie gestisce un’azienda zootecnica in contrada Tresauro con 80  vacche in lattazione .- Oggi la produzione del latte è in crisi con una perdita netta, in fatturato, di ben 6 mila euro al mese. Vogliamo fare sentire la nostra voce, come allevatori, in un mercato senza regole dove gli accordi vengono sottoscritti senza coinvolgere la base”. Per l’indotto si tratta di una perdita economica rilevante con molte commesse andate in fumo. “L’ottanta per cento dei nostri lavori sono fuori dal territorio ragusano; – dice Eliana Cascone, titolare di una ditta che costruisce capannoni per le aziende agricole –capite bene che senza un reddito certo da parte degli agricoltori  tutte le imprese, e sono tante, che ruotano attorno alla zootecnica saranno destinate a chiudere. Non demordiamo ma vogliamo costruire insieme agli amici allevatori un percorso nuovo”.

IMU AGRICOLA, RICORSO DI CONFAGRICOLTURA

Imu“Mentre a Milano si celebrano i fasti di  un settore  che i veri  addetti ai lavori stentano a riconoscere, restano ancora irrisolti, ed in qualche modo aggravati, tutti i problemi che rischiano di far affondare l’intero tessuto produttivo siciliano”. E’ l’amaro commento della Confagricoltura ragusana, che dal quotidiano confronto con i propri associati ha una fotografia della situazione molto vicina alla realtà. Una situazione abbastanza allarmante provocata dal continuo ed inarrestabile calo dei consumi, dall’aumento dei costi di produzione e dal crollo dei prezzi, dai ripetuti eventi calamitosi che hanno quasi dimezzato la produzione di alcuni comparti fondamentali per la Sicilia quali olio e vino, da attacchi virali che stanno divorando migliaia e migliaia di ettari di agrumeti, da importazioni incontrollate dove entra anche ciò che la comunità europea vieta. E su un altro grande problema, ossia l’applicazione della Imu sui terreni agricoli, il presidente della Confagricoltura ragusana, Sandro Gambuzza, plaude all’iniziativa del Presidente regionale Ettore Pottino per aver dato mandato ad un ufficio legale della capitale per  intervenire ad “adiuvandum” sul ricorso presentato da alcuni comuni  al TAR del Lazio. “Il ricorso – precisa il presidente Gambuzza– contiene tutte le argomentazioni  che abbiamo  evidenziato nel corso delle numerose manifestazioni di protesta promosse da Confagricoltura. In particolare si ravvisa la violazione del dettato costituzionale in quanto il criterio altimetrico non tiene conto della effettiva situazione del bene e quindi della sua reale capacità contributiva. Altro aspetto sollevato – aggiunge Gambuzza – è quello relativo alla palese violazione dello statuto del contribuente il quale  stabilisce che le disposizioni tributarie non possono avere effetto retroattivo ma applicarsi solo a partire dal periodo di imposta successivo”.

RETI DI IMPRESA IN AGRICOLTURA

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Uno strumento moderno che è in grado di porre le imprese agricole al centro di nuove sfide legate all’innovazione e all’internazionalizzazione. Sono le “Reti di impresa” che permettono di creare nuove opportunità partendo dall’aggregazione delle aziende nell’ambito della filiera agricola. Martedì a Ragusa si è svolto il convegno di approfondimento promosso da Confagricoltura provinciale alla presenza di esperti nazionali dell’organizzazione professionale che hanno evidenziato la valenza di questo nuovo strumento. Maria Cristina D’Arienzo, responsabile proprio dell’area imprese di Confagricoltura, ha evidenziato l’importanza del nuovo strumento: “Innovazione e competitività grazie alle reti di impresa sono più a portata di mano e rappresentano la vera novità in un mercato in continua evoluzione. Chi fa rete ha più vantaggi perché può migliorare la propria attività ma anche può essere più concorrenziale rispetto alla posizione individuale di partenza. I partner possono essere naturalmente le imprese agricole, che tra loro si alleano con questa nuova finalità, ma anche imprese di settori diversi. Lo strumento tende a guardare con occhio positivo alla filiera innestando percorsi virtuosi tra imprese primarie di produzione, quelle di trasformazione fino ad arrivare a quelle che si occupano di commercializzazione. Ma c’è di più. Anche sotto l’aspetto del credito chi arriva in banca sulla base di un contratto di rete o di una progettualità da sviluppare nella direzione dell’aggregazione, ha più possibilità di ottenere finanziamenti”. Alla vigilia dei Piani di Sviluppo Rurale, Confagricoltura prende atto del risultato raggiunto, tramite una proficua concertazione, che prevede priorità ai contratti di rete rispetto ad altre forme di aggregazione. Inoltre le reti di impresa in agricoltura possono rappresentare un vero e proprio lasciapassare per la grande distribuzione organizzata in quanto garantiscono da una parte un prodotto aggregato e di qualità e dall’altra delle commesse assicurate. Rispetto a questa innovazione resta però un aspetto non certo marginale, ovvero la rivoluzione culturale, il sapersi unire, aggregare, trovare la giusta sinergia. Soprattutto al Sud, e in Sicilia, è probabilmente la vera sfida, come ha ricordato Sandro Gambuzza, presidente provinciale di Confagricoltura, che assieme al direttore provinciale Giovanni Scucces ha annunciato l’avvio di una vera e propria sperimentazione tra reti di imprese.

ILENIA, LA PIU’ BELLA D’ITALIA

FB_IMG_1427741733831E’ siciliana e  si chiama Ilenia. Si tratta una manza di 22 mesi che pesa ben 930 Kg, nata a Ragusa ed allevata a Ragusa dai F.lli Antonio e Mario Di Pasquale. Ilenia ha prima vinto il premio di Miglior Manza della propria categoria da 18 a 24 mesi, successivamente ha vinto il premio di campionessa nazionale junior come Miglior manza d’Italia. La proclamazione è avvenuta nell’ambito del XIV concorso Nazionale del libro genealogico della razza Limousine svoltosi a Bastia Umbra (Perugia) dal 27 al 29 marzo. Il concorso era inserito all’interno di Agriumbria 2015, una delle più importanti fiere del settore zootecnico e agricolo  a livello nazionale.E’ la prima volta che tale premio viene vinto da un animale siciliano. Grandissima anche la soddisfazione della  Leocata Mangimi Spa, infatti uno dei proprietari di Ilenia è il Dott. Mario DiPasquale, responsabile nutrizione vacche da latte e bovini da carne Leocata Mangimi e responsabile tecnico degli allevamenti di proprietà delle aziende del gruppo Leocata. Alla Fiera assai nutrita la rappresentanza siciliana con ben 30 capi provenienti dalle province di Ragusa ed Enna.

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