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05/11/2015 -

Cronaca/

Tenta il suicidio dal secondo piano, bloccato in extremis dal comandante della stazione carabinieri di Ragusa Ibla

via_Maqueda_RgI carabinieri di Ibla sono riusciti a fermare all’ultimo momento un aspirante suicida che si stava lanciando dalla finestra di un palazzo di via Maqueda. Intorno alla 10 e un quarto di questo giovedì direttamente sul cellulare del comandante è giunta una chiamata da parte di una vecchia conoscenza di quel reparto, un trentenne già residente, a Ibla ma ora sottoposto agli arresti domiciliari in via Maqueda. L’uomo riferiva al Maresciallo di essere seduto sul davanzale della finestra pronto a lasciarsi cadere nel vuoto se non avesse riavuto sua moglie. Quest’ultima da pochi giorni, dopo un litigio tra coniugi, se n’era ritornata a Ibla lasciando il marito da solo chiuso in casa. Il Sottufficiale e il suo vice di corsa sono andati a casa della donna, l’hanno presa e portata dal marito. Arrivati a via Maqueda hanno trovato un’autopattuglia della Polizia di Stato e una squadra di vigili del fuoco già sul posto. I poliziotti stavano già negoziando con l’uomo nel tentativo di farlo desistere ma lui era irremovibile: avrebbe parlato solo con la moglie e da soli. Alla vista della consorte un po’ s’è calmato ma è rimasto irremovibile sul fatto che la moglie dovesse salire da sola. Con non poca fatica il comandante della stazione di Ibla è riuscito a convincerlo che sarebbe entrato lui con la donna. Arrivati alla porta di casa, con l’altro militare e i due poliziotti dietro nascosti e pronti a intervenire, i due sono entrati ma la situazione è presto precipitata. Alla richiesta dell’uomo, la moglie ha detto che mai sarebbe rientrata a casa. A questo punto lui ha guardato la finestra e s’è messo a correre. Il maresciallo, già pronto ad ogni evenienza, con un balzo ha letteralmente placcato l’aspirante suicida che ha iniziato a dimenarsi violentemente per divincolarsi dalla presa. Fortunatamente i tre operatori che erano sulle scale sono entrati e quindi sono riusciti a immobilizzarlo e riportarlo alla calma. A questo punto l’ambulanza ha portato l’uomo, psicologicamente scosso, al pronto soccorso, e da qui al reparto psichiatria del “Paternò Arezzo”. Il sottufficiale ha subito lo stiramento di un tendine del gomito e ne avrà per dieci giorni. Sentito il Pubblico Ministero, i carabinieri hanno spostato il domicilio dell’arrestato a Ibla presso i suoi genitori così da permettergli di avere la vicinanza di persone care.

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